La novità era attesa da tempo, ora è pronta a diventare realtà. Anche i vini avranno un’etichetta che dovrà riportare tutte le informazioni necessarie per conoscerne ingredienti esatti, provenienza, data di scadenza, ecc. La svolta è prevista dai regolamenti della nuova Politica Agricola Comune PAC 2023-2027, che ha stabilito che i produttori avranno tempo ancora pochi mesi per adeguarsi. In particolare la norma entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023, anche se qualcuno si è già adeguato.
Cosa cambia
Sulle bottiglie di vino e alcolici in genere ci dovremo abituare a vedere un QR code, ormai strumento diffusissimo per accedere a informazioni dettagliate. Come è “sbarcato” nei menù dei ristoranti, infatti, tra pochi mesi si troverà sulle bottiglie e conterrà la cosiddetta E label completa, cioè l’etichetta elettronica. A volere la misura sono anche gli stesso produttori europei di bevande alcoliche e vino, raggruppati nelle principali associazioni (SpiritsEUROPE e CEEV, ossia Conité Euroéen des Entreprises Vins).
Cos’è l’etichetta elettronica
Il settore dei vini e degli alcolici sarà il primo ad adeguarsi completamente alle indicazioni già giunte lo scorso dicembre in sede europea, quando è stata attivata la piattaforma digitale U label, validata per alcune aziende pilota in realtà già da settembre. In pratica i produttori hanno creato uno spazio sul web in cui registrare i propri prodotti e, tramite apposite pagine in link, mettere a disposizione le informazioni previste dalla normativa, arricchite eventualmente anche di altri dettagli come il processo di realizzazione, ecc.
Il portale è realizzato in 24 lingue, viene considerato sicuro e non permetterà il tracciamento di chi lo consulta o vi accede.
Perché l’etichetta elettronica
L’esigenza di adeguare anche il settore dei vini e degli alcolici in genere deriva dalla necessità di attuare il regolamento 1169/2011 sull’obbligatorietà della lista degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale in etichetta, che non poteva risparmiare questo ambito. L’obiettivo è rendere omogenee le indicazioni già presenti per molti prodotti nei diversi Stati membri dell’Unione Europea, un po’ come accaduto con le etichette a semaforo.
Con la novità i consumatori potranno conoscere non solo la gradazione di vino, birra o altri acolici (in percentuale), ma anche indicazioni sugli allergeni (i solfiti e meno spesso anche i caseinati, il lisozima, in quanto derivati del latte e l’albumina delle uova), apporto in calorie per 100 ml di prodotto e un QR code che permetterà di accedere all’etichetta elettronica con l’elenco degli ingredienti e il quadro nutrizionale.