Aumento del 10% su pasta e pane

Stop russo all’accordo sul grano, l’Italia rischia il “caro-spaghetti”

Per Assoutenti potrebbe creare uno tsunami sui prezzi di pane e pasta, un vero “incubo per gli italiani”. La classifica: dove costa di più la pasta?

Stop russo all’accordo sul grano, l’Italia rischia il “caro-spaghetti”

Il mancato rinnovo dell’accordo sul grano da parte della Russia e la minaccia che Mosca utilizzerà la sua flotta del Mar Nero per un blocco navale dell'Ucraina ed il pattugliamento della rotta marittima tra il Bosforo e Odessa, come annunciato dall'intelligence del ministero della Difesa della Gran Bretagna, si fanno sempre più concreti i rincari dei prezzi di pane e pasta pari a circa il 10%.

“Lo stop della Russia all'accordo Onu per l'export alimentare dell'Ucraina, i raid che hanno distrutto 60mila tonnellate di grano e il crollo della produzione fino al -60% per gli effetti del clima, rischiano di scatenare uno tsunami che si riverserà direttamente sulle tasche delle famiglie”. E’ questo l’allarme lanciato dall’associazione Assoutenti sul rischio di un'impennata dei prezzi del grano per i consumatori italiani che rischierebbero di pagare a caro prezzo il rialzo delle quotazioni della materia prima sui mercati internazionali.

 

I rincari di pasta e pane

 “Un rincaro che si verificherebbe proprio quando i prezzi della pasta, dopo mesi di costante salita, hanno avviato un trend al ribasso, invertendo così la rotta virtuosa a tutto danno dei consumatori che, ricordiamo, consumano ogni anno 23 kg di pasta pro capite”.

L'associazione del terzo settore snocciola alcune stime: se una famiglia di 4 persone spende in media in Italia 1.320 euro annui per pane e cereali (pasta, riso, gallette, crackers, e derivati vari), l'aumento del 10% dei prezzi al dettaglio determinerebbe un aumento di spesa pari a +132 euro annui a famiglia solo per costi diretti.

Il prezzo del pane, invece, che oggi è attorno ai 3,9 euro al kg, arriverebbe a una media di 4,3 euro al kg". 

 

Dove costa di più la pasta? La classifica di Assoutenti

Assoutenti sulla base degli ultimi dati ufficiali forniti dal Mimit (Ministero delle Imprese e del made in Italy) ha stilato la classifica delle città italiane dove la pasta costa di più

Il prezzo più alto si registra a Pescara, con una media di 2,50 euro al kg, seguita da Cagliari, Genova e Macerata con 2,37 euro al kg. Seguono Venezia (2,35 euro), Ravenna e Forlì (2,31 euro), Modena e Pordenone (2,30 euro).

La città più economica sul fronte di spaghetti, penne, fusilli, ecc., è Cosenza con una media di 1,47 euro/kg, seguita da Benevento (1,48 euro), Palermo (1,49 euro), Catanzaro (1,53 euro) e Siracusa (1,54 euro).

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