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Il caffè dopo il cenone: quando e come prenderlo, dopo le abbuffate

Dopo i lunghi pranzi e i cenoni in compagnia di familiari e amici, una classica tazzina di caffè può aiutare a digerire. Ecco i consigli degli esperti

Il caffè dopo il cenone: quando e come prenderlo, dopo le abbuffate

Natale e Capodanno, si sa, sono occasioni di ritrovo familiare, soprattutto dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia Covid. Ma sono anche giorni nei quali ci si ritrova a tavola spesso per diverse ore.

Se una passeggiata può essere un buon modo per smaltire le “abbuffate” – meteo permettendo – ancor prima si può ricorrere all’immancabile caffè.

Ecco perché può aiutare a digerire, come gustarlo e tra quali tipi scegliere, a seconda dei gusti e delle esigenze.

 

Il caffè dopo i cenoni

Il caffè, soprattutto in Italia, non manca mai: che sia al mattino per trovare la giusta “carica” o in compagnia, come rito di convivialità, o ancora per digerire. La classica tazzina non manca neppure durante le festività natalizie. “Il caffè, infatti, aiuta a stimolare la secrezione gastrica, attivando la produzione della bile e la contrazione della colecisti. Per questo, assunto dopo il pasto, facilita la digestione”, ricordano dal consorzio Produzione Caffè.

Si tratta, dunque, di “un perfetto fine pasto”, perché “agevola la motilità dell’intestino e sa darci la giusta energia per festeggiare al meglio: in caffè, infatti, ha effetti positivi sulle performance mentali”, ricordano ancora dal Consorzio, aggiungendo: “La dose corretta è tra le 3 e le 5 tazzine di caffè al giorno”.

 

Come gustarlo dopo i “bagordi a tavola”

Il dilemma è sempre lo stesso: va bevuto con o senza zucchero, dopo aver mangiato in modo abbondante, soprattutto i dolci?

“Bere il caffè senza zucchero consente di godere a pieno del suo gusto e dell’aroma, oltre a riservare le calorie per un buona fetta di pandoro o panettone”, dicono gli esperti del Consorzio.

 

Quale caffè scegliere?

Resta, però, da capire quale tipo di bevanda scegliere: non tanto per la possibilità di aggiungere panna o altri aromi (dalla cannella al cacao) quanto per le modalità con cui viene realizzato. “La moka è perfetta per il post pranzo natalizio – spiega il consorzio – la fiamma deve essere dolce e andare per non più di 3 minuti. Il caffè americano è un boost di energia per cominciare le giornate di festa”. Andrebbe preparato con 1 cucchiaio di caffè ogni due tazze di acqua. “Infine, la Napoletana è l’ideale per un pomeriggio a scartare regali. Non bisogna premere il caffè quando lo si versa nel filtro apposito. Il momento giusto per girarla è quando esce un piccolo getto di vapore da una valvola sotto il filtro a cestello”, suggeriscono gli esperti.

“Il caffè è un piacere da gustare con tutti i sensi, conviviale e allo stesso tempo intimo e personale, è tradizione e innovazione al contempo. Una bevanda che, per i principi e i valori che racchiude, ha un forte legame con la tradizione del Natale, che è certamente la festa dell’anno più sentita in Italia. Sin da quando si è bambini, il periodo natalizio riempie di magia e di colori ogni casa ed ogni strada, un po’ come l’aroma di un buon caffè sul fuoco” afferma Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè.

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