Covid e vaccini

Speranza: “Raffreddamento della curva”. Novità su tamponi e quarantene

Da oggi Valle d’Aosta in arancione, Campania in giallo. Giovedì nuovo consiglio dei Ministri e si guarda al “caso Israele” per capire gli scenari futuri

Speranza: “Raffreddamento della curva”. Novità su tamponi e quarantene

È tempo di rivedere le regole su quarantene e tamponi: lo sostengono molti Governatori regionali e, nonostante qualche resistenza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, le novità potrebbero arrivare presto, fin da questa settimana. Giovedì è previsto un nuovo consiglio dei Ministri e il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma quanto affermato anche dall’Oms: il picco pandemico potrebbe essere ormai questione di giorni, ci sono già ora segnali di un raffreddamento della curva dei contagi, di cui aveva parlato anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.

 

Rischio “macchia” arancione in Italia

Nel frattempo, se da oggi la Valle d’Aosta entra in zona arancione, lo stesso potrebbe capitare anche ad altre Regioni tra una o due settimane. Da lunedì potrebbero cambiare colore Piemonte, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia, Liguria, Calabria e provincia di Trento. Per questo i Governatori chiedono un cambio di regole: il Piemonte già da oggi ha attivato un sistema che, tramite sms, attiva la procedura di isolamento per positività e la sblocca quando viene comunicato l’esito di un tampone negativo, anche antigenico effettuato presso il proprio medico, pediatra o anche in farmacia. In Emilia Romagna da mercoledì 19 per i vaccinati con dose booster che fossero positivi sarà possibile procedere anche gli autotest, i tamponi fai-da-te.

Ma c’è chi chiede di cancellare la quarantena per i vaccinati positivi. Così ha risposto il ministro Speranza: "Convocheremo un tavolo tecnico per discutere le proposte e affrontare questa fase che sembra diversa rispetto alle precedenti. Siamo però in un momento non facile, i numeri dei contagiati sono molto molto alti. Grazie ai vaccini, le ospedalizzazioni sono inferiori rispetto al passato ma la pressione è comunque molto forte", aggiunge.

 

Sileri: “Tutti gli italiani conosceranno Omicron”

Intanto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, mette in guardia: “La variante Omicron raggiungerà tutti, non c'è scampo. Non c'è dubbio che entro la fine del 2022, salvo un'altra variante, io credo che quasi tutta la popolazione bene o male incontrerà questa variante". Ospite di Domenica In, su Rai, ha aggiunto: “Poi c'è chi è vaccinato e chi non è vaccinato, che avrà problemi. Lo stesso ha affermato anche il direttore regionale dell’Oms Europa, Hans Henri Kluge: “Probabilmente il picco dell'ondata di nuovi contagi da coronavirus trainati dalla variante Omicron terminerà prima di quanto previsto". "In Italia e altri Paesi ci stiamo avvicinando moltissimo al picco, entro due o tre settimane sarà raggiunto e poi comincerà a scendere", come accaduto a Malta e nel Regno Unito. Ma questo non significa abbassare la guardia: "Nessuno può sfuggire al SARS-Cov2, l'immunità la raggiungeremo attraverso il vaccino o il contagio naturale".

 

L’esempio di Israele: quarta dose, ma solo ai fragili

In questo scenario si guarda a Israele dove l’epidemia, che sembrava aver rallentato, ha subito un nuovo rialzo nelle ultimissime ore, specie per i pazienti covid definiti gravi (55%), come la scorsa estate. È iniziata, intanto, la somministrazione della quarta dose per gli over 60, e per il personale medico immuno-compromesso ed esposto.

"Ma è solo una raccomandazione, non è obbligatoria" come ricordato dal Direttore di Immunologia alla Bar Ilan University Cyrille Cohen che, in un'intervista a Il Fatto Quotidiano, spiega che non si può fermare l'ondata di Omicron, "ma possiamo cercare di ridurre il suo impatto. I più vulnerabili dovrebbero vaccinarsi, indossare mascherine ed evitare il più possibile gli assembramenti. Il vaccino salva la vita prima di tutto a loro".

 

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