Ornella Muti lo aveva annunciato: "Cosa farò a Sanremo? Non vorrei finire fucilata. Porterò sicuramente i miei temi come quello dell’ambiente, ma con leggerezza”. E tra i suoi temi c’è pure quello dell’antiproibizionismo: l’attrice e sua figlia hanno lanciato una linea di prodotti realizzati con la cannabis, annunciando sui social: “Da oggi ci siamo anche noi! Ci sono 6 milioni di consumatori di cannabis che sono costretti a rivolgersi alle mafie. Noi vogliamo dare voce alle persone che i politici proibizionisti vorrebbero sbattere in galera”.
E proprio sul tema della cannabis, a poche ore dall’inizio del Festival l’attrice ha scatenato la prima piccola bufera, postando una foto con Naike Rivelli: madre e figlia indossano una collanina con con la foglia di marijuana.
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Lo scatto ha fatto irritare i deputati di Fratelli d’Italia: Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali, e Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, dicono: “Riconosciamo in Ornella Muti una grande icona del cinema italiano, ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis. Non vorremmo che Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum. La riteniamo un’esternazione impropria. L’uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico”.