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Caso Epstein

La mano di Carlo dietro l’accordo tra il principe Andrea e la Giuffre

L’erede al trono avrebbe convinto il fratello a pagare per evitare il processo. Gli inglesi ora temono che vengano usati soldi pubblici per la transazione.

La mano di Carlo dietro l’accordo tra il principe Andrea e la Giuffre

Sarebbe stato il principe Carlo a convincere suo fratello Andrea a trovare l’ accordo extragiudiziale con Virginia Giuffre, per evitare il processo e cancellare così l’accusa di violenza sessuale.

 

Qualche settimana fa il principe Andrea, aveva scelto di andare a dibattimento davanti alla giuria del tribunale di New York, e tra due settimane avrebbe dovuto fare la prima deposizione. Questa decisione aveva fatto andare su tutte le furie il principe Carlo, preoccupato per lo scandalo che sarebbe esploso con un processo pubblico, che avrebbe in qualche modo gettato fango sulla Corona e sui festeggiamenti per il Giubileo di Platino della regina (i 70 anni di regno di Elisabetta II).

 

E Per questo, secondo il Daily Telegraph l’erede al trono avrebbe fatto pressioni su Andrea per accettare l’accordo proposto dai legali di Virginia Giuffre e pagare l’indennizzo.

 

La polemica

Ma il duca di York non avrebbe i soldi per mettere a tacere la donna che lo accusa di averla violentata quando era minorenne (si parla di una cifra tra i 12 e i 14 milioni di sterline), il Daily rivela che a pagare sarebbe la regina Elisabetta.

 

Tesi condivisa dall'esperto di finanza reale David McClure, che in un’intervista alla Bbc ha affermato:" Se la cifra risulta essere dell'ordine dai 5 ai 10 milioni, non credo che abbia quei soldi. Ed è più che probabile che la regina sborserà dei soldi".

 

Buckingham Palace non rilascia commenti in proposito. Ma la saga della vergogna continua tra l’imbarazzo della famiglia reale e le polemiche che infuriano per il dubbio che possano essere usati soldi pubblici per tirare fuori dai guai il principe Andrea. I britannici chiedono più trasparenza sulla transazione: "È probabile che ci saranno delle richieste per sapere da dove proviene il pagamento, borsa pubblica o privata?" dice Kate Macnab, avvocato di Reeds Solicitors.

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