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Non sarà una quarta dose per tutti, ma solo per i “fragili”, ossia soprattutto gli immunodepressi. Così ha deciso l’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, anche in assenza di indicazioni da parte dell’ente europeo Ema, che non ha ancora emanato indicazioni sul nuovo “booster”. La scelta è arrivata proprio mentre ci si interroga su cosa cambierà dopo il 31 marzo, quando verrà meno lo stato di emergenza.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che ad oggi l’orientamento è di mantenere l’obbligo di mascherine al chiuso, mentre "si sta valutando il richiamo per tutti" in autunno. Una decisione andrebbe controcorrente rispetto a quanto sta avvenendo in altri Paesi, come il Regno Unito, Danimarca, Norvegia, Svizzera e persino Israele.
Cosa cambierà dal 31 marzo
"Se la tendenza di riduzione della curva continua, lavoreremo nelle prossime settimane per superare lo stato d'emergenza, ma se possiamo decidere formalmente di superare l'emergenza alcune cose dovremo conservarle". Così ha spiegato in una intervista a Repubblica il ministro della Salute. Roberto Speranza ha anche preannunciato che le mascherine al chiuso dovrebbero restare obbligatorie e si è mostrato cauto rispetto alla possibilità di eliminare il Green Pass: “Misure come il Green Pass devono avere una temporaneità, ma dire ora, con sessantamila casi al giorno, che l'impalcatura va smantellata, beh, penso sia un errore".
Resta probabile, dunque, l’ipotesi del ritorno del solo Green Pass base per alcune attività per le quali invece adesso è richiesto il “Super”, come gli alberghi.
In questo modo sia gli italiani che molti stranieri potrebbero essere agevolati nelle prenotazioni in vista di Pasqua. Da aprile potrebbe decadere la certificazione rafforzata anche per alcuni siti culturali e spettacoli, piscine e attività sportive all’aperto.
In dubbio rimane l’estensione per l’accesso a banche e uffici postali.
Infine, è probabile che resti il Green Pass per l'accesso ai posti di lavoro anche dopo la fine dell'obbligo previsto oggi per il 15 giugno.
Ci sarà una quarta dose per tutti?
Mentre Aifa ha autorizzato la quarta dose per i “fragili”, Speranza parla anche della possibilità di una nuova “booster” per tutti in autunno: "A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre".
Il Regno Unito riapre
Diverse le decisioni nel Regno Unito, dove dalla fine della prossima settimana saranno eliminate tutte le restrizioni ancora in vigore contro il Covid-19, compreso l'obbligo di auto-isolamento per i contagiati. Il premier, Boris Johnson, dovrebbe annunciare la fine delle regole e dei protocolli nazionali, per un passaggio da “raccomandazioni” e “responsabilità individuali”. In pratica sarebbe raccomandato ai positivi di non andare al lavoro, senza divieti da parte del Governo e delle autorità sanitarie. Non tutta la comunità scientifica si dice d’accordo e tre quarti degli intervistati dell'Nhs, il servizio sanitario inglese, non sarebbe d'accordo.
Israele: stop vaccino per gli ingressi (anche agli stranieri)
Dal 1° marzo, intanto, Israele apre anche ai non vaccinati: basterà un tampone molecolare sia prima della partenza, sia all'arrivo all'aeroporto Ben Gurion, mentre per gli israeliani di ritorno basterà solo il tampone in aeroporto. Il governo ha anche abolito i test settimanali per gli alunni delle scuole a partire dai prossimi giorni e dal 10 marzo per quelli delle elementari, mentre dal 17 febbraio non è più necessario esibire il Green Pass (guarigione, vaccino o tampone) per entrare in alcuni luoghi pubblici. Stesso orientamento anche per la Svizzera, mentre in Danimarca e Norvegia sono già decadute le restrizioni.