Diario di guerra

La Russia apre ai negoziati in Israele. Zelensky parla con Firenze

In 20mila alla manifestazione per la pace, collegamento del presidente ucraino. Intanto prove di intesa a Gerusalemme, ma la guerra arriva a anche Leopoli

La Russia apre ai negoziati in Israele. Zelensky parla con Firenze

Il conflitto arriva al 18esimo giorno, con luci e ombre. Da un lato l’apertura di Mosca ai negoziati a Gerusalemme; dall’altro le esplosioni che si sono registrate anche a Leopoli, nella zona ovest dell’Ucraina finora risparmiata dagli scontri.

Le sirene hanno risuonato nella notte e la popolazione si è rifugiata in bunker e cantine dalle 3.30 fino alle 6.40.

Resta in vigore la legge marziale con il coprifuoco notturno.

Ma si spera che un accordo per un cessate il fuoco possa arrivare a breve, anche grazie alla mediazione di Israele. Il presidente ucraino, Zelensky, ripone molte speranze in Gerusalemme e aggiunge: "Mosca sta cambiando atteggiamento".

Lo stessi Zelensky è intervenuto in collegamento video ieri alla manifestazione per la pace che ha richiamato 20mila persone a Firenze, anche da altre città d’Italia e che si è svolta in coordinamento con altri Comuni europei, grazie all’iniziativa Cities stand with Ukraine.

Il tutto mentre oggi è in programma una nuova manifestazione, questa volta a Milano, e mentre proseguono i contatti internazionali: nelle scorse ore c’è stata una telefonata tra il presidente russo, Putin, quello francese, Macron, e il cancelliere tedesco, Scholz.

Il punto.

 

Zelensky: “La Russia sta cambiando approccio”

La Russia mostra un "approccio fondamentalmente diverso" che fa sperare nell'apertura di un dialogo. Ad affermarlo, sui social, è il presidente ucraino, Zelensky, mentre proseguono i colloqui a distanza tra Mosca e Kiev. Proprio dal Cremlino è arrivata l’apertura a negoziati in Israele, anche se il presidente francese, Macron, che ha sentito quello russo, Putin, afferma che quest’ultimo "non ha dato alcun segnale" della volontà di fermarsi in Ucraina.

Nel dibattito internazionale è intervenuto anche l’ex presidente americano, Trump, secondo cui quanto sta avvenendo "potrebbe portare alla terza guerra mondiale". Per il numero uno della Nato, Stoltenberg, "Il leader del Cremlino potrebbe usare armi chimiche".

 

L’assedio russo aumenta

Intanto sul campo cresce la pressione delle forze russe che sarebbero a 25 km dalla capitale ucraino, Kiev. Il sindaco, però, avverte: "Non ci arrenderemo". L’aviazione di Mosca ha colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell'Ucraina occidentale. Lo ha riferito Kyiv Independent citando il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, che ha esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene. Un altro attacco è stato lanciato anche contro la base militare ucraina di Yavoriv, vicino al confine con la Polonia, come si legge su Telegram, dove le forze ucraine riferiscono di otto missili lanciati contro la base nota come Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza.

 

Nuove ritorsioni contro Mosca: da eBay a Peppa Pig

Mentre prosegue l'afflusso dei profughi in Italia, con circa 35.000 persone secondo il Viminale, non si fermano le azioni di ritorsione di Mosca alle sanzioni: un tribunale russo ha di fatto autorizzato la riproduzione in “versione russa” di Peppa Pig, popolare personaggio dei cartoni animati i cui diritti sono della Entertainment One, nonostante l’opposizione di quest’ultima. Secondo il Daily Mail la società di produzione ha una causa contro un imprenditorie russo che ha disegnato una propria versione in violazione del copyright. Intanto anche eBay, come altre aziende occidentali, ha deciso la sospensione di tutte le transazioni con indirizzi russi.

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