L’assalto finale

La Russia contro l’acciaieria Azovstal. Usa: nuove sanzioni e armi

Sul campo l’offensiva si concentra sull’area in cui è asserragliato il battaglione Azov, ma lo scontro economico è sempre più forte: in arrivo nuove misure

La Russia contro l’acciaieria Azovstal. Usa: nuove sanzioni e armi

Nessuna tregua, anzi. L’offensiva di Mosca nel Donbass si intensifica e lo fa soprattutto contro un luogo diventato simbolo della resistenza ucraina: l’acciaieria di Azovstal a Mariupol. Colpita da alcune bombe ed estesa su un’area di circa 11 km quadrati, non avrebbe vie di fuga e al suo interno ci sarebbe asserragliato il battaglione Azov, insieme – secondo fonti di Kiev – ad alcuni civili.

Secondo i combattenti il “sito è quasi completamente distrutto” a causa degli ordigni anti-bunker, ma non sarebbe contemplata “la resa degli ucraina”.

Il ministero della Difesa russo, invece, ha esortato i militari di Kiev a deporre le armi, mentre fa sapere che circa 120 civili sarebbero stati evacuati dalla struttura.

Intanto c’è un’altra battaglia che continua a essere combattuta ed è quella economica.

 

La guerra economica: nuove sanzioni Usa

È durata poco più di un’ora l’ultima videochiamata tra il presidente statunitense, Joe Biden, e gli alleati occidentali, ai quali l’inquilino della Casa Bianca ha chiesto "continuo sostegno all'Ucraina" e "sforzi per fare pagare alla Russia le sue azioni". Il riferimento è sia all’invio di nuove armi che a un sesto pacchetto di sanzioni. Secondo quanto scrive il New York Times, lo stesso Biden annuncerà a giorni un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina del valore del precedente, ossia 800 milioni di dollari. Non è stato chiarito, però, che tipo di mezzi sarà mandato alle forze ucraine, probabilmente un’atra fornitura di artiglieria.

 

Il botta e risposta tra banche centrali

L’altro fronte è quello bancario. Non solo il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha annunciato “nuovi costi al Cremlino", ma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, fa sapere che saranno boicottati alcuni incontri al G20 delle prossime ore a Washington.

Intanto, il Fondo monetario internazionale ha rivisto drasticamente (e al ribasso) le stime di crescita mondiali per effetto del conflitto in Ucraina e dell’aumento generale dei costi, specie energetici. Più dura la contrazione in Europa e in particolare in Italia, con il Pil che si prevede che crescerà di 0,8 punti meno rispetto alle attese, fermandosi al 3,6%, soprattutto per la dipendenza dal gas di Mosca. L'Istituto stima che l'economia ucraina perderà il 35% nel 2022 e ritiene che le previsioni per la Russia non saranno rosee.

Nel frattempo, però, la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha dichiarato al parlamento di Mosca - la Duma - che il congelamento delle risorse non ha precedenti e che sarà contestato.

 

Zelensky: “Con le vostre armi avremmo già vinto”

Nella notte è arrivato anche un nuovo messaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha “strigliato” l’Occidente, affermando che con un maggiore e più tempestivo invio di armi all’Ucraina, Kiev avrebbe già vinto. Poi l’affondo contro Mosca: “L'esercito russo rimarrà per sempre descritto nella storia come il più barbaro e disumano del mondo". "L'uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali - ha proseguito -questo è proprio il marchio di fabbrica dell'esercito russo e questo marcherà davvero la Federazione Russa come la fonte del male".

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