le prossime tappe

La guerra in Ucraina si gioca tutta (o quasi) martedì 26 aprile

Martedì prossimo sono in programma due incontri delicati: per gli Alleati appuntamento in Germania, mentre Putin incontra il segretario dell’Onu, Guterres

La guerra in Ucraina si gioca tutta (o quasi) martedì 26 aprile

Dopo i primi due mesi di guerra in Ucraina, che secondo molti potrebbero non essere gli ultimi, c’è una data da segnare sul calendario: il 26 aprile. È il giorno di due vertici dai quali potrebbero uscire importanti novità.

Il primo è quello tra il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che vedrà il presidente russo, Vladimir Putin a Mosca. Subito dopo, però, Gueterres, incontrerà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev e presumibilmente il 28 aprile. Sempre per martedì, invece, è stata convocata dagli Stati Uniti la riunione degli Alleati, nella base aerea americana di Ramstein, in Germania.

La data dell'incontro è stata resa nota dal segretario alla Difesa Lloyd J. Austin, il quale ha invitato i suoi colleghi e i vertici militari dei Paesi alleati di tutto il mondo, per discutere degli sviluppi della crisi in Ucraina e delle questioni di sicurezza che vi sono collegate.

 

Zelensky: “Stiamo ricevendo le armi richieste”

Intanto proseguono le forniture di armi all’Ucraina, tanto che il leader di Kiev, Zelensky, nel suo consueto videomessaggio diffuso nella notte ha affermato: "Siamo stati ascoltati finalmente" e l'Ucraina sta ricevendo "esattamente quello che abbiamo chiesto".

 

In arrivo un nuovo pacchetto di sanzioni

Ma al sostegno in termini di aiuti militari si uniscono anche le sanzioni decise dal mondo occidentale (Ue, Usa, Regno Unito e Canada prima di tutti) contro Mosca, tanto che l’Unione europea si appresta a mettere in campo il sesto pacchetto di misure contro la Russia la settimana prossima. Ootrebbero contenere lo stop all'import del petrolio, anche se si stanno ancora discutendo i dettagli, come il possibile ricorso a un periodo di "phasing out", di uscita progressiva, come è accaduto con il carbone. Ci si attende anche un’estensione della lista delle banche russe escluse dal sistema Swift.

 

L'ambasciatore russo Razov: "Con l'Italia rapporti fortemente degradati"

Nel frattempo restano tesi i rapporti tra l’ambasciatore di Mosca in Italia e il nostro Paese, dopo un botta e risposta di qualche giorno fa con il premier Draghi. "Devo dire con rammarico che lo stato dei rapporti bilaterali è in forte degrado e non dipende da noi. Ci dispiace l'espulsione di 30 nostri diplomatici e a breve ci sarà una risposta adeguata, come prevede la prassi diplomatica", ha affermato Serghei Razov, a Stasera Italia su Rete 4. "Per me - ha aggiunto - è una logica strana che per arrivare alla pace devi mandare armi pesanti. Posso solo dire alle autorità italiane che con queste armi verranno uccisi civili e militari russi e questo non gioverà alle nostre relazioni".

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