caro benzina e tensioni

La Russia “taglia” il gas del 40%, benzina record: oltre 2 euro/litro

Gazprom annuncia la riduzione delle consegne al Nord Stream 1: “Mancano attrezzature dal Canada”. Effetto ai distributori, consumatori: “Speculazione”

La Russia “taglia” il gas del 40%, benzina record: oltre 2 euro/litro

Gazprom ha annunciato che le capacità di consegne giornaliere di gas tramite il Nord Stream 1 diminuiranno del 40%, “poiché le attrezzature necessarie non sono state consegnate dal gruppo tedesco Siemens”.

Non si tratta di una “contro sanzione”, dunque, bensì di un problema tecnico: Siemens Energy, infatti, fa sapere di aver effettuato la revisione di una turbina a gas di Nord Stream 1, spigando come "a causa delle sanzioni imposte dal Canada questa non possa essere riconsegnata al cliente", come riporta Dpa citando un portavoce del gruppo tedesco.

Della situazione sono stati informati sia il governo tedesco che quello canadese, ha aggiunto, sottolineando che "si lavora a una soluzione sostenibile".

Al momento il ministero dell’Economia di Berlino, a cui arrivano le forniture russe tramite il gasdotto, ha commentato: “Osserviamo la situazione e verifichiamo lo stato delle cose. Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita”.

 

Il “taglio” dal gasdotto Nord Stream 1

Come spiegato da Gazprom, dunque, “Le consegne di gas tramite il gasdotto Nord Stream possono essere garantite solo fino a un volume di 100 milioni di metri cubi di gas al giorno invece dei previsti 167 milioni di metri cubi”. Il Nord Stream è nato nel 1997 e permette di fornire il gas naturale russo in Germania senza passare per i Paesi del gruppo Visegrad, cioè Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, la Bielorussia e l’Ucraina. È in grado di portare 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla Russia all'Europa. Se il Nord Stream 1 è in funzione dal 2011 (e dal 2012 con una seconda linea), il Nord Stream 2 è pronto per entrare in funzione, ma è stato fermato in concomitanza con lo scoppio del conflitto in Ucraina. In questo caso si tratta di un gasdotto sottomarino di 1.234 km, il più lungo del mondo.

Il taglio sulle forniture di gas tramite Nord Stream 1 ha avuto come effetto immediato un rialzo dei prezzi di mercato: il gas europeo ha concluso la giornata in forte rialzo a 97 euro (+16,3%) per megawattora, dopo aver superato nel corso della giornata ad Amsterdam i 100 euro.

 

Nuovo rincaro della benzina

In Italia, intanto, si registra un nuovo record nel prezzo dei carburanti, nonostante i forti ribassi registrati sui mercati petroliferi internazionali. Secondo le stime dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, la verde ormai ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro anche al self. Stesso andamento anche per il gasolio, tanto che le associazioni dei consumatori invocano un nuovo intervento del Governo, dopo il taglio delle accise, che peraltro scadrà l’8 luglio. Un altro possibile intervento è un’estensione della tassazione sugli extraprofitti, senza escludere di destinare – come chiedono i consumatori – una quota agli utenti finali. Dunque, potrebbe aumentare l’aliquota del prelievo dal 25 al 30%, potrebbe anche essere estesa a banche e intermediari finanziari attivi nel settore.

 

Draghi e von der Leyen in Israele e Palestina

Intanto il premier, Mario Draghi, si trova in Israele e Palestina. In occasione delle visita ha confermato il dialogo con Tel Aviv sul fronte energetico, mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen (anche lei in Israele) ha sottolineato l’esigenza di una svolta: "Abbiamo due grandi progetti in preparazione: il cavo elettrico che collega lo Stato ebraico con Cipro e la Grecia e un gasdotto nel Mediterraneo orientale per gas e idrogeno verde".

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