La morsa del caldo

Allarme siccità, Regioni pronte a chiedere lo stato di emergenza

Si è già riunito il comitato interministeriale, annunciato dal min. dell’Agricoltura Patuanelli. Si valutano provvedimenti per ridurre gli sprechi d’acqua

Allarme siccità, Regioni pronte a chiedere lo stato di emergenza

Nessuna tregua: la colonnina di mercurio non accenna a scendere, anzi nelle prossime ore potrebbe raggiungere nuovi record. Così i governatori corrono ai ripari e si preparano a chiedere lo stato di emergenza in occasione della Conferenza delle Regioni previstaper domani, 22 giugno.

I primi provvedimenti, però, potrebbero arrivare già oggi, come in Regione Lazio, dove il presidente Nicola Zingaretti ha già annunciato la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

 

Regioni preoccupate alla vigilia dell’incontro con il Ministro

La Conferenza delle Regioni è prevista per domani, ma le preoccupazioni sono tali da spingere gli amministratori ad anticipare le tappe. In molti, come in Veneto e nel Lazio, si apprestano a dichiarare lo stato di calamità naturale, anche se le autorità non hanno ancora deciso per un razionamento nell’irrigazione, di fronte alla magra di fiumi come il Po.

Nicola Zingaretti dovrebbe firmare intanto un documento che permetta di "adottare immediatamente le prime misure e invitare i sindaci alle norme di contenimento". Nessun intervento, invece, in Lombardia: il governatore Attilio Fontana per ora non ha intenzione di adottare misure eccezionali, ma si è limitato a suggerire “di evitare sprechi e di ridurre al minimo indispensabile l'utilizzo dell'acqua, ma, riguardo l'aspetto civile, la situazione è ancora sotto controllo". È invece allarme rosso in Piemonte.

 

I livelli del Po che preoccupano

Si valuta l’idea di un provvedimento transitorio che preveda, ad esempio, di diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l'irrigazione, ma garantire l'afflusso di acqua anche al Delta. Secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti, però, sulla situazione del fiume al Ponte della Becca (Pavia) “è a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico più basso di Ferragosto di un anno fa, con la siccità che colpisce i raccolti, dal riso al girasole, dal mais alla soia, ma anche le coltivazioni di grano e di altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali, in un momento in cui è necessario garantire la piena produzione con la guerra in Ucraina'', spiega l’associazione.

 

Il vertice tra Ministri

Intanto si è svolto ieri sera un vertice interministeriale per affrontare la crisi dovuta alla siccità: a coordinare il tavolo il sottosegretario Roberto Garofoli. Erano presenti anche i capi di gabinetto e capi dipartimento dei ministeri dell'Agricoltura, della Transizione ecologica, della Mobilità sostenibile, dello Sviluppo economico, dell'Economia e degli Affari Regionali. Alla riunione, in Sala Verde, era presente anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

L'incontro era stato annunciato questa mattina dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che aveva parlato di “situazione delicata”: "Presto ci aggiorneremo a livello politico", aveva aggiunto.

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