le regole per viaggiare

Mascherine all’estero, come funzione nel resto d’Europa e negli Usa

Dopo la firma del nuovo protocollo, con le regole sulle mascherine nei luoghi di lavoro, ecco le indicazioni per chi viaggia all’estero questa estate

Mascherine all’estero, come funzione nel resto d’Europa e negli Usa

“Aspettando che i contagi calino, come sta avvenendo in Europa nei paesi dove la variante è arrivata prima, se l’obiettivo è la convivenza, per arrivarci bisogna avere il coraggio di dire che chi è positivo asintomatico non deve essere chiuso in isolamento, magari può uscire con la mascherina, altrimenti arriviamo inconsapevolmente a un nuovo lock-down e non ci possiamo permettere di fermare il paese”.

Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha commentato ad Askanews la decisione di modificare le norme relative all’obbligo di mascherine.

Dal 1° luglio, infatti, i dispositivi non sono più obbligatori non solo nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche in quelli privati, dove a decidere sono i datori di lavoro, su indicazione dei medici aziendali, ove presenti.

In pratica si segue l’esempio di altri Paesi europei, dove i dispositivi non sono più necessari, se non in luoghi e condizioni particolari. Ecco i dettagli.

 

Come e dove si usano le mascherine in Europa

Il primo Paese del Vecchio Continente (anche se non fa più parte dell’Ue) ad abbandonar ele mascherine è stato il Regno Unito, dove non sono più obbligatorie dal 24 febbraio scorso, neppure sui mezzi pubblici, dove è solo raccomandata.

Non è richiesta neppure nei luoghi di lavoro né al lavoro.

In Francia, invece, è decaduto l’obbligo di indossare la protezione al naso e bocca dal 16 maggio, se non negli ospedali e strutture sanitarie in genere.

In Germania le regole variano a seconda dei Lander: in alcune “regioni” è previsto l’uso di mascherina sui mezzi di trasporto o in certi ambienti chiusi, dove è richiesta anche la Ffp2, mentre in altri si può evitare di indossarla. Nei luoghi di lavoro sono i datori e titolari a decidere.

In Spagna funziona come in Francia, quindi non c’è alcun obbligo di mascherina, se non sui mezzi di trasporto e nelle strutture sanitarie, mentre al lavoro la scelta è demandata alle singole aziende. Stesse indicazioni anche in Grecia, dove le mascherine vanno indossare soltanto negli ambienti chiusi dei traghetti.

 

Green Pass e isolamento per positività

Il Green Pass ormai non è richiesto in alcun Paese, mentre rimangono alcune norme per quanto riguarda la positività: in Grecia dura cinque giorni, in Francia 10 giorni per i positivi non vaccinati, 7 giorni per i vaccinati.

Infine, negli Usa non c’è pass vaccinale, ma occorre avere completato il ciclo vaccinale (o essere guariti) per l’ingresso nel territorio americano, con alcune eccezioni come ad esempio gli under 18. Serve, invece, la mascherina per l’accesso alle strutture sanitarie, ma in generale sono i singoli stati a poter decidere norme più restrittive. Per esempio, a New York occorre la mascherina per viaggiare in metropolitana. In caso di positività scatta un isolamento di 5 giorni e, se scompaiono i sintomi, si può poi tornare al lavoro.

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