Promosse e bocciate

Pagelle 12^ giornata Serie A: Milan e Lazio da 5. Juve 8 e Napoli da 9

La Juventus vince nuovamente di corto muso, mentre i nerazzurri danno spettacolo a San Siro. Si ferma nuovamente Sottil, così come Sarri all’Olimpico

Pagelle 12^ giornata Serie A: Milan e Lazio da 5. Juve 8 e Napoli da 9

Una giornata che deve ancora terminare, con due posticipi che si giocheranno questa sera. Nel mentre però, è successo di tutto. Il Napoli continua a volare, mentre Juventus e Inter inseguono passo dopo passo. Si ferma il Milan a Torino, così come la Lazio, a sorpresa, contro la Salernitana. Pari a reti bianche tra Cremonese e Udinese, vittoria della Dea ad Empoli, con la zona Champions sempre più alla portata.

 

Pagelle 12^ giornata Serie A, Le bocciate:

Sassuolo voto 4: Come i goal incassati. Gli stessi incubi della passata stagione, sono diventati realtà, con i partenopei che hanno annichilito la corazzata di Dionisi dal primo all’ultimo minuto. I primi quarantacinque minuti sono stati da horror, in linea con il periodo di Halloween, visto che sono riusciti a far passare, con tranquillità, tutte le offensive avversarie. Davanti pochissima roba: da bocciare Laurienté per l’espulsione. Troppo nervosismo, pochissima lucidità.

 

Sampdoria voti 4,5: Questa volta Stankovic è crollato prepotentemente. Dopo aver trovato i primi tre punti con la Cremonese, la squadra ha offerto un prestazione completamente insufficiente, riuscendo nell’impresa di subire solamente tre goal. Un assedio totale, con Audero che ha provato a metterci più di una pezza, per evitare pesanti figuracce. In attacco sono stati dei fantasmi, sterili nei movimenti e senza nessuna inventiva per riaprire la gara. Un pesante passo indietro.

 

Lecce voto 5,5: Ci hanno provato in tutti i modi, ma alla fine si sono dovuti piegare ad una magia di Fagioli e alla sfortuna nera. Infatti, oltre al palo colpito a due minuti dal novantesimo, hanno sfiorato più volte la rete, sbagliando di fatto solamente l’ultimo passaggio. Difensivamente quasi impeccabili, considerando che i bianconeri si sono inseriti pochissimo nell’area di Falcone, mentre a centrocampo, hanno sofferto un po’ il confronto fisico. Bocciati Ceesay e Strefezza, troppo assenti nelle occasioni create dai compagni. Bisogna iniziare a macinare punti.

 

Empoli voto 5,5: Un’altra sconfitta, che comincia a rendere meno tranquilla la situazione generale in classifica. I ragazzi di Zanetti hanno patito l’atteggiamento combattivo del Gasp, che non ha mai concesso spazi per respirare, aggredendo di continuo. Per loro fortuna in porta vi è “San” Vicario, un portiere fenomenale, che anche questa volta si è dimostrato impeccabile nella lettura del penalty. Senza di lui il risultato avrebbe preso una piega decisamente più amara. Male Destro, disattento e lezioso. 

 

Spezia voto 5,5: Sta iniziando a diventare un agonia. Sfiorano sempre il risultato positivo. Ci vanno vicini, per poi crollare nelle proprie disattenzioni. Hanno concesso due ripartenze troppo libere alla Viola, che si è assicurata la vittoria ad un minuto dalla fine. L’amarezza è enorme, specie per le tante occasioni ghiotte create, che avrebbero potuto regalare finalmente qualche gioia ad un pubblico sempre più rassegnato. Ancora in goal Nzola, l’uomo su cui appoggiarsi. Malissimo invece Nikolaou, estremamente ingenuo nel farsi espellere.

 

Milan voto 5,5: Una serata no, sin dal primo tempo. Due goal incassati a bruciapelo, con la coppia Tomori-Gabbia completamente responsabile. Incertezze nelle marcature e poca precisione nel palleggio: la confusione e la stanchezza hanno portato alla seconda sconfitta stagionale. Avrebbero potuto fare di più dopo la rete di Messias, invece si sono limitati a far girare il pallone a vuoto, senza mai pungere. Bisogna alzarsi presto, specie per l’importanza della gara infrasettimanale in Champions League. 

 

Lazio voto 5,5: Un crollo inaspettato. Iniziano la prima frazione positivamente, girando con velocità la palla e colpendo con costanza la difesa amaranto. Poi, il buio. Candreva, ex della gara, punisce gli spazi concessi dalla difesa, ribaltando il risultato in mezz’ora di gioco. Gravi gli errori offensivi di Anderson e soprattutto, Vicino, che avrebbero potuto chiudere definitivamente la gara ad inizio del secondo tempo. Un calo fisico, ma anche una difficoltà a rialzarsi dopo il contraccolpo. Insomma, una prova da dimenticare.

 

Le sufficienti:

Udinese voto 6: Ancora un passo indietro, dopo la sconfitta della settimana scorsa contro il Torino. I friulani, nelle ultime tre gare giocate, hanno perso un po’ di lucidità, soprattutto in fase offensiva, dove non danno più l’idea di essere dominanti. Hanno rischiato veramente poco, questo va detto, ma per fare quel salto di livello in più, certe sfide non si possono sbagliare. Sono mancati gli scatti di Deulofeu e le invenzioni di Pereyra, Davanti Beto è entrato troppo tardi: non andrebbe usato unicamente come “riserva salvezza”, viste le qualità, merita decisamente più minutaggio. 

 

Cremonese voto 6: Alvini è riuscito a strappare un punto, senza però trovare la prima vittoria stagionale. In Europa sono rimasti solamente loro, insieme all’Elche, in Liga, a non aver mai guadagnato un punteggio pieno questa stagione. Numeri che dovrebbero far riflettere, considerando l’immenso cuore che ci mettono i giocatori tutte le settimane. Si vede che vi è un’idea di gioco, portata sulle verticalizzazioni e i lanci sulle punte, ma la mancanza di qualità di alcuni giocatori, impedisce quel passo in più. Le pedine chiave invece, come le due punte centrali, dovrebbero diventare più concrete nei momenti chiave della partita. Così stanno rischiando tanto.

 

Le promosse:

Fiorentina voto 8: I tre punti che chiedeva a gran voce la gente della Fiesole, sono finalmente arrivati ed Italiano può concludere la settimana con due successi importanti, tra coppa e campionato. Un successo molto sudato, giunto grazie alla grinta di Kouamé e Cabral, nel voler costruire un’ultima azione pericolosa, quando tutti avevano già smesso di crederci. Bene anche Milenkovic, che finalmente si è sbloccato. Jovic vive un pomeriggio complesso, Terracciano invece dimostra ancora una volta di essere il vero titolare della squadra. Ora testa al futuro, non si possono di certo fermare ora.

 

Juventus voto 8: La nuova “Vecchia Signora” sta tornando a macinare punti, seppur sempre in stile corto muso. Questa volta la decide Fagioli, che ha rincorso per anni il sogno di andare in rete con la squadra del suo cuore. Un gioiello all’incrocio dei pali, che ha salvato Allegri dall’ennesima prestazione buia. Questa fiducia ai giovani sta pagando, probabilmente le motivazioni stanno facendo la differenza, vista l'impossibilità di alcuni titolari come McKennie, sostituito dopo appena un tempo. Devono iniziare a capire realmente su chi puntare, in attesa che ritornino gli infortunati.

 

Atalanta voto 8,5: Gasp non ha digerito benissimo la prima sconfitta della stagione, in casa con la Lazio, sette giorni prima, “sfogandosi” così con l’innocuo Empoli. Una gara in cui si sono divorati almeno quattro palle goal nitide, tra cui un calcio di rigore parato da Vicario. Nonostante i punti persi qualche giorno prima, hanno dimostrato carattere e testa, senza piegarsi mai alle incertezze psicologiche. Sanno di essere forti e vogliono continuare ad evidenziare. Lookman, in attesa di Zapata, è l'uomo-goal di questo gruppo. 

 

Inter voto 8,5: La classica vittoria dei nerazzurri a San Siro. Pomeriggio perfetto: tre gol, clean sheet e risultato pieno, contro un avversario affamato di punti. Inzaghi può sorridere per la risposta arrivata da alcuni dei suoi pupilli, come Dzeko, che ha regalato l’ennesima prestazione di sostanza o Correa, finalmente in gol, dopo svariate settimane di astinenza. La difesa regge, De Vrij segna e comanda, mentre Bastoni ha ricominciato a portarsi in avanti. Di Marco è un trequartista aggiunto, crea le azioni dall’esterno, tirando fuori sempre qualcosa di pericoloso. 

 

Torino voto 8,5: Dopo oltre un mese di buio totale, il cuore granata sta finalmente iniziando a venire fuori. Prima l’Udinese in trasferta, poi una vittoria clamorosa con il Milan, che inizia a definire la vera identità di questo gruppo. Juric ha chiesto tempo. Ha chiesto che gli infortunati tornassero, per poter vedere la reale natura del Toro. Adesso sì, iniziano a divertirsi. Peccato per l’insicurezza di Savic, seppur ci fosse fallo, ha tenuto aperta la partita per oltre mezz’ora di gioco.

 

Salernitana voto 8,5: Il cuore di Nicola, non tradisce mai. Una gara da guerrieri, in cui hanno fatto sfogare l’avversario per oltre una frazione, prima di colpire duramente con un tris letale. Uomo copertina Candreva, che prima si inventa il pareggio con un pallonetto geometrico e poi innesca i compagni nelle azioni del vantaggio. Una difesa solida, con Fazio che ha ritrovato finalmente il gol, proprio nel suo ex stadio. La chiude il solito Dia, sempre più bomber di razza per i campani: nel pacchetto offensivo è sicuramente l’uomo della differenza.

 

Napoli voto 9: Qualcuno riuscirà mai a fermare la corazzata partenopea? Difficile da immaginare ad oggi, considerando il predominio che hanno in ogni singola partita. Dopo un tempo, sono riusciti a portarsi avanti di tre gol, chiudendo di fatto la gara. Protagonisti assoluti Osimhen, con una tripletta da paura e Kvaratskhelia, giocatore allucinante, che sta facendo impazzire tutta l’Italia, con numeri fuori dal comune. Un giocatore che abbina forza, velocità e tecnica infinita. Male invece Zielinski, ancora una volta lento nel recupero palla in mezzo al campo. 

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