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Smart working, come cambierà nel 2023 per fragili e genitori

Le intenzioni del Governo sono di prorogare la misura che consente il lavoro da remoto per chi ha figli under 14 o per chi è a rischio per motivi di salute

Smart working, come cambierà nel 2023 per fragili e genitori

Il tempo del lockdown e dello smart working per tutti (o quasi) sono ormai un lontano ricordo, ma i contagi Covid tornano a salire e con essi il timore di una diffusione maggiore o di rischi per i soggetti “fragili”.

Da qui l’idea di una proroga della possibilità di usufruire del lavoro da remoto, quantomeno per coloro che hanno figli di età fino ai 14 anni o per i soggetti cosiddetti “fragili”, ossia chi necessita di maggiori tutele e condizioni anti contagio, a causa di malattie pregresse, croniche, ecc.

 

Verso la proroga dello smart working

A far sapere di essere al lavoro per una estensione della possibilità di astenersi dal lavoro in presenze, ricorrendo allo smart working, è stato il ministero del Lavoro stesso, che starebbe valutando l’ipotesi di inserire nel Milleproroghe l’opportunità di allungare di almeno tre mesi le norme che consentono ai lavoratori fragili di svolgere "di norma" la prestazione lavorativa in modalità agile e ai genitori di chiedere lo smart working nel caso in cui la loro mansione lo consenta.

La condizione, però, rimarrebbe che l’altro genitore non sia già a casa in quanto disoccupato o perché percettore di qualche forma di ammortizzatore sociale.

 

Le tappe

La misura è sul tavolo pronta ad essere discussa in uno dei prossimi consigli dei Ministri. In particolare, il 15 dicembre è prevista una riunione dell'Osservatorio sul lavoro agile per valutare il da farsi, dopo una sorta di via libera preliminare che è già arrivato anche dal ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo. Sul tema il Ministro ha già avuto un confronto anche con i colleghi della Salute, Schillaci, e appunto del lavoro, Calderone.

L’idea è quella di prorogare la norma esistente e in scadenza il 31 dicembre 2022, senza inserire l'equiparazione al ricovero ospedaliero per l'assenza del lavoratore fragile per il quale non sia possibile prestare lavoro in modalità agile.

 

Chi sono i lavoratori “fragili”

Per lavoratori “fragili” si intendono, come richiamato dalla Legge 142/2022 (Aiuti bis) "i lavoratori fragili (in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità)” che “svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento".

Il vero nodo riguarda, però, chi non possono essere adibito a diverse mansioni, come nel caso di commessi o cassieri. Durante le prime fasi della pandemia, per questa categoria era previsto una equiparazione a ricovero ospedaliero, ma questa misura è venuta meno già con il decreto Aiuti bis.

 

Cosa cambia per i genitori di bambini e ragazzi under 14

Per quanto riguarda i lavoratori con figli di età fino ai 14 anni, invece, si dovrebbe prevedere una semplice proroga, unita però a una semplificazione burocratica nell’accesso alla misura alternativa.

I genitori un figlio under 14, quindi, potrà godere ancora del diritto alla prestazione di lavoro in modalità agile, purché nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o un genitore non lavoratore.

Ma in questo caso l'attività del genitore dovrà poter essere resa in forma smart e questo varrà sia per il lavoro pubblico sia che per quello privato.

Per quanto riguarda la semplificazione delle comunicazioni con la proroga dovrebbe essere ancora possibile per l'azienda la comunicazione per via telematica sul personale in smart working.

Resta, invece, da chiarire se sarà possibile che sia ancora l'azienda a decidere in modo unilaterale quali lavoratori potranno svolgere le proprie mansioni da remoto. Al momento rimane in vigore la contrattazione individuale dei termini dello smart working, come previsto dalla legge in vigore.

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