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Il messaggio

Re Carlo III e il suo primo discorso di Natale senza Elisabetta

“Vicini a chi non trova il modo di pagare le bollette e mantenere i propri figli”, l’omaggio del Sovrano nel consueto messaggio ai sudditi britannici

Re Carlo III e il suo primo discorso di Natale senza Elisabetta

"Sono qui nella Cappella di San Giorgio al castello di Windsor, così vicino a dove è sepolta la mia amata madre, la defunta Regina, con il mio caro padre”. Incomincia così l’atteso messaggio di re Carlo III ai sudditi britannici, il primo del suo regno, di questo primo Natale, dopo 70 anni, senza la regina Elisabetta. “Mi vengono in mente le lettere, le cartoline e i messaggi profondamente toccanti che tanti di voi hanno inviato a me e a mia moglie e non posso ringraziarvi abbastanza per l'amore e la simpatia che avete dimostrato a tutta la nostra famiglia". 

 

L'omaggio di Carlo a chi aiuta gli altri

Carlo d’Inghilterra ha ringraziato in particolare chi si impegna nel servizio pubblico, chi soffre e non riesce a pagare i propri conti, i medici e gli infermieri che hanno fronteggiato la pandemia, i militari in missione di pace e tutti coloro che fanno fatica a  mantenere “nutriti e al caldo” i loro familiari. 

Re Carlo ha parlato anche della “la fede di mia madre nel potere delle luce eterna che era una parte essenziale della sua fede in Dio, ma anche della sua fede nelle persone”. “Ed è una fede che – dice il Re - condivido con tutto il mio cuore” E ha concluso: “Con tutto il cuore, auguro a ciascuno di voi un Natale di pace, felicità e luce eterna”. 

 

La storia del messaggio di Natale

Il primo messaggio di Natale ai sudditi britannici arrivò nel 1932 da Giorgio V, nonno della regina Elisabetta  e durò due minuti e mezzo. 

Elisabetta II registrò per la prima volta in diretta tv il  messaggio natalizio per la prima volta dalla Long Library a Sandringham.  

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