
Per la prima volta insieme a Sanremo Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri: un trio inedito, un pezzo di storia che appartiene alla storia della musica italiana. E parte la sfida canora con i brani classici dei tre In ginocchio da te, Vent'anni, Nel sole, Andavo a cento allora, Se bruciasse la città, Mattino, Rose rosse, Scende la pioggia, Perdere l'amore, Uno su mille ce la fa. Loro, gli Highlander (come li ha chiamati Fiorello) si divertono, si commuovono e il pubblico dell’Ariston entusiasta tributa standing ovation meritatissime a questi tre grandi artisti che nonostante si aggirino intorno agli 80 esibiscono una grande potenza di voce e non sbagliano un acuto. Alla faccia di chi dubitava della scelta, ancora una volta azzeccata, di Amadeus.
Il compleanno
Al momento dei saluti c’è la sorpresa: sul palco ntrano quattro torte per gli 80 anni che Al Bano compirà il 20 maggio e festeggerà con un concerto all'Arena di Verona. Il regalo per gli spettatori è un’ultima esibizione, il trio canta Il nostro concerto di Umberto Bindi. E Al Bano rende omaggio al palco dell'Ariston "a cui devo tutto, il mio successo e anche la mia rinascita". Quindi si esibisce fa le flessioni in assoluta scioltezza. Ancora una standing ovation.