L’informativa al senato

Lo showdown Santanché in Senato: si difende, giura ma viene beffata

La ministra del Turismo risulta iscritta nel registro degli indagati. M5s e Pd sì alla mozione di sfiducia, appoggio (ma solo per ora) dalla maggioranza

Lo showdown Santanché in Senato: si difende, giura ma viene beffata

"Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi", ha chiosato il ministro del Turismo Daniela Santanchè ieri dall’Aula del Senato durante la sua informativa in merito all’inchiesta giornalistica di Report che la vede coinvolta nel caso Visibilia. "Contro di me è in atto una strumentalizzazione politica. Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio". Ha aggiunto la ministra.

Peccato però che poco dopo una nota della stessa Santanché affermi di aver appreso da comunicati stampa, (ma la notizia era uscita sin dal mattino in un’esclusiva del quotidiano Domani, peraltro più volte citato/attaccato dalla ministra nella sua informativa), che farebbero riferimento a informazioni ricevute da fonti interne dalla Procura della Repubblica di Milano, da cui risulterebbe iscritta nel registro degli indagati (sebbene ciò non risultasse dal certificato a suo tempo estratto nel mese di dicembre 2022).

 

La mozione di sfiducia

Tempi duri dunque per la “Pitonessa” Santanché che dovrà ora affrontare anche una mozione di sfiducia fortemente voluta da Giuseppe Conte e depositata a sorpresa dal M55 che sicuramente non porterà ad alcun effetto se non quello di vedere il Pd seguire ancora una volta i solchi grillini. Vedi la segretaria Elly Schlein che i serata assicura che il suo partito voterà la sfiducia.

"Santanchè è stata bravissima a descriversi come vittima - ha detto Conte dopo l'informativa del ministro in Aula -, ma a me interessano i fatti e chiarire che dal punto di vista politico non è lei la vittima ma le persone che sono qua e hanno lavorato per le sue società - che hanno preso soldi pubblici - e non sono state pagate". 

Posizioni diverse per Italia Viva e Azione. Borghi di Iv in merito alle dimissioni di Santanché dichiara: "Valuti lei". Calenda parla invece di "spiegazioni omissive" chiede che la ministra valuti un passo indietro ma afferma che Azione non voterà la sfiducia M5s perché dice "è un'idiozia che rafforza centrodestra". "C'è una profonda differenza tra essere garantisti e sostenere che comportamenti gravemente inappropriati di un membro di governo debbano essere considerati irrilevanti fino a eventuale sentenza passata in giudicato", ha detto invece il leader di Azione parlando indirettamente di Matteo Renzi.

 

Il Fuoco amico

Il “linciaggio politico” della ministra del Turismo, così ne parla il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, a lungo andare potrebbe diventare una spina nel fianco di Meloni, che potrebbe anche decidere di chiederle di fare un passo indietro, e innervosire ancora di più una maggioranza di governo che mira a restare lì dov’è per almeno un decennio. Per ora di dimissioni ne parla solo l’opposizione Pd e M5s ma i malumori intorno alla vicenda diventano sempre più pesanti anche negli ambienti più vicini alla Santanché.

La premier aveva parlato di dimissioni se rinviata a giudizio, i giornali parlano di Fi che non negherebbe una Santanchexit dal governo mentre a Salvini non dispiacerebbe occuparsi di turismo. D’altronde i commenti al vetriolo di questa mattina, a poche ore dallo showdown - la resa dei conti - in Senato della ministra, sul “team legale” che «Ha combinato un pasticcio», «Aveva pure sei avvocati», non lasciano presagire nulla di buono per la Pitonessa che ora si trova ad affrontare anche il fuoco amico

 

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