AUFF DI AGOSTO

Assegno unico AGOSTO 2023 quando viene pagato? Date nuovo calendario

Inps e Banca d’Italia hanno concordato le date dei pagamenti 2023: 18, 21 e 22 agosto. Prima rata e conguaglio: ultima settimana del mese di agosto

Assegno unico AGOSTO 2023 quando viene pagato? Date nuovo calendario

Quando viene pagato l'assegno unico di agosto 2023? Quali sono le date e i tempi di accredito in base al calendario dei pagamenti Inps? Prima di entrare nei dettagli del pagamento, vogliamo ricordare che l’Assegno unico e universale per ogni figlio a carico (Auuf) è un beneficio economico su base mensile in favore di tutte le famiglie per ogni figlio a carico che spetta a partire dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni. L’Auuf è erogato dall'Inps sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo familiare di appartenenza e del numero di figli a carico, con criteri di universalità e progressività.

Va inoltre ricordato che con l'entrata a regime dell'assegno, cessino di conseguenza tutti i precedenti contributi economici e le detrazioni fiscali previste per i nuclei familiari con figli in quanto sostituiti dall’Auuf.

 

Assegno unico 2023, le date del nuovo calendario

Al fine di rispondere alle esigenze si certezza di tempi di erogazione così da agevolare le famiglie che percepiscono l’Assegno Unico e Universale per figli a carico, l’Inps e la Banca d’Italia hanno concordato le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre per l’anno 2023.

Per coloro che hanno beneficiato dell’assegno unico già nei mesi precedenti o nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni, i pagamenti saranno effettuati:

luglio 2023: 17, 18 e 19;

agosto 2023: 18 (venerdì), 21 (lunedì) e 22 (martedì);

settembre 2023: 15 (venerdì), 18 (lunedì) e 19 (martedì);

ottobre 2023: 17 (martedì), 18 (mercoledì) e 19 (giovedì);

novembre 2023: 16 (giovedì), 17 (venerdì) e 20 (lunedì);

dicembre 2023: 18 (lunedì), 19 (martedì) e 20 (mercoledì).

 

Pagamenti assegno unico prima rata e conguagli a fine mese:

Il pagamento della prima rata a seguito della presentazione della domanda avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della richiesta. Per cui se si presenta a luglio, il primo pagamento sarà nella quarta settimana di agosto.

Nella stessa data anche l’accredito per coloro la cui rata è stata oggetto di conguaglio, a credito o a debito. Gli interessati saranno comunque messi al corrente delle operazioni di calcolo tramite email o SMS, sempre verificabili sul sito INPS.

 

Calendario pagamenti assegno unico AGOSTO 2023 

In base alle novità quindi il pagamento dell'Assegno unico di agosto 2023 è previsto nei seguenti giorni: 18 (venerdì), 21 (lunedì) e 22 (martedì) solo per i casi non oggetto di conguagli o nuove domande.

Qualora si tratti del pagamento della prima rata o di conguaglio, questo avverrà, invece, entro l'ultima settimana di agosto.

 

Aumenti assegno unico, l’INPS adegua gli importi 

L’INPS, sempre nel comunicato stampa dell’11 aprile, ha annunciato anche di aver adeguato gli importi dell’assegno unico in base alel maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023, nello specifico:

  • 50% dell’importo peri nuclei con figli a carico che hanno meno di un anno d’età;

  • 50% dell’importo per i nuclei con almeno 3 figli e un valore ISEE non superiore a 43.240 euro (l’aumento è riconosciuto per ogni figlio nella fascia di età da uno a tre anni);

  • 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.

Inoltre, sono stati stabilizzati a regime gli aumenti previsti per il 2022 in favore dei nuclei familiari con figli disabili.

 

Assegno unico come viene pagato

L’Assegno Unico Universale per i Figli viene pagato dall'Inps tramite:

- bonifico su conto corrente italiano postale, estero o area SEPA;

- bonifico domiciliato presso lo sportello postale;

- pagamento sul libretto postale;

- pagamento su Carta RdC;

- pagamento su carta prepagata con IBAN (deve rientrare in un circuito SEPA ovvero conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio).

 

I requisiti per ottenerlo

L'assegno unico è riconosciuto a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • sia asoggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residenza e domicilio in Italia;

  • residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio dall’INPS, senza necessità di presentare apposita domanda.

 

Come fare domanda all'INPS:

L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

La domanda può essere presentata:

  • accedendo dal sito INPS al servizio "Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • tramite numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);

  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi. 

Per i nuclei familiari percettori di Reddito di cittadinanza, l’Inps corrisponde l’assegno d’ufficio. Non è pertanto necessario che chi già beneficia del Reddito di cittadinanza faccia domanda per l’assegno.

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