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Le elezioni regionali in Assia e Baviera hanno confermato il dominio della CSU, il partito gemello della CDU di Angela Merkel, che ha ottenuto il 38,8% dei voti. Si tratta di un risultato storico per la formazione conservatrice, che ha guadagnato il 9,5% rispetto al 2017 e ha mantenuto la maggioranza assoluta in entrambi i land.
La sconfitta di Scholz
Il grande sconfitto delle consultazioni è stato il cancelliere uscente Olaf Scholz, candidato del Partito Socialdemocratico (SPD), che ha subito una pesante battuta d’arresto. Il suo partito ha ottenuto solo il 15,9% dei voti, perdendo il 10,4% rispetto al 2017 e scendendo al terzo posto. Scholz ha ammesso la sconfitta e ha attribuito il risultato alla crisi del governo federale e alla mancanza di fiducia degli elettori.
La crescita di AfD
L’altro dato rilevante delle elezioni è stata la crescita dell’estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD), che ha raggiunto il 18% dei voti, guadagnando il 4,8% rispetto al 2017. Si tratta del miglior risultato mai ottenuto dal partito populista in questi due land, dove ha rafforzato la sua presenza e si è affermato come seconda forza politica. AfD ha sfruttato lo scontento degli elettori verso le politiche migratorie e ambientali del governo centrale e ha proposto una linea dura contro l’immigrazione e il cambiamento climatico.
Le altre forze politiche
Le altre forze politiche hanno avuto un ruolo marginale nelle elezioni. I Verdi hanno ottenuto il 12,4% dei voti, perdendo l’1,1% rispetto al 2017. Il Partito Liberale (FDP) ha ottenuto il 6,1%, guadagnando lo 0,6%. La Sinistra (Die Linke) ha ottenuto il 3,4%, perdendo lo 0,3%. Nessun altro partito ha superato la soglia del 5% necessaria per entrare nei parlamenti regionali.
Le conseguenze politiche
Le elezioni in Assia e Baviera hanno avuto delle importanti conseguenze politiche a livello nazionale. Il successo della CSU ha rafforzato la posizione di Markus Söder, il leader del partito e presidente della Baviera, che si candida a succedere a Merkel alla guida della CDU e del governo federale.
La sconfitta dello SPD ha indebolito ulteriormente Scholz, che dovrà affrontare le difficili trattative per formare una coalizione con i Verdi e i Liberali. La crescita di AfD ha confermato la polarizzazione del panorama politico tedesco e la sfida che attende il prossimo esecutivo.