DICIASSETTESIMO GIORNO

Guerra Israele-Hamas, tensione con Iran e Libano. Nuovi raid su Gaza

Il conflitto tra Israele e Hamas entra nel 17esimo giorno. Netanyahu riunisce il gabinetto di guerra e avverte l’Iran. Biden parla con il Papa e gli alleati

Guerra Israele-Hamas, tensione con Iran e Libano. Nuovi raid su Gaza

Il conflitto tra Israele e Hamas entra nel 17esimo giorno senza segni di tregua. Nella notte, l’aviazione israeliana ha intensificato i bombardamenti su Gaza e sul nord del paese, al confine con il Libano, dove sono stati colpiti obiettivi di Hezbollah.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha riunito il gabinetto ristretto di guerra per definire gli obiettivi dell’incursione terrestre, che potrebbe avvenire nelle prossime ore. Netanyahu ha anche avvertito l’Iran, che ha minacciato una crisi incontrollabile se Israele attaccherà le sue installazioni nucleari. “Se attaccati colpiremo anche Teheran”, ha detto il premier israeliano.

 

Biden parla con il Papa e gli alleati

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una serie di contatti telefonici con i principali leader mondiali per cercare una soluzione diplomatica alla crisi. Biden ha parlato con Papa Francesco, che ha espresso la sua preoccupazione per la situazione dei civili in Gaza e ha invitato a individuare percorsi di pace. Biden ha anche sentito il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Rishi Sunak e la premier italiana Giorgia Meloni. Tutti hanno confermato il sostegno ad Israele, e hanno ribadito la necessità di mantenere una forte pressione su Hamas. Biden ha inoltre parlato con il presidente israeliano Isaac Herzog e con Netanyahu, a cui ha espresso la sua solidarietà ma anche la sua richiesta di proteggere i civili in combattimento.

 

Caos al valico di Rafah

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è drammatica. Gli ospedali sono al collasso per la mancanza di energia elettrica, acqua, medicinali e attrezzature. Le Nazioni Unite hanno stimato che sono necessari circa 100 camion al giorno per soddisfare le esigenze di 2,2 milioni di abitanti di Gaza. Tuttavia, il valico di Rafah, al confine tra Egitto e Gaza, è aperto a singhiozzo e i convogli umanitari passano con difficoltà.

Ieri sono entrati 17 camion con generi di prima necessità, ma non è entrato nessun carburante, che è fondamentale per alimentare i generatori degli ospedali. Israele accusa Hamas di aver sequestrato e nascosto grandi quantità di gasolio per usarle nelle operazioni di guerra. Nella Striscia ci sono dieci ospedali che non sono più operativi a causa della carenza di carburante, che è necessario anche per le incubatrici che tengono in vita i bambini.

 

Nuovi raid israeliani su Gaza

Nella notte, Israele ha lanciato nuovi raid aerei su Gaza, colpendo diversi obiettivi di Hamas. Tra questi, una moschea a Jenin, dove si nascondeva una cellula terroristica, e un laboratorio dove si progettavano armi al cianuro. L’esercito israeliano ha diffuso le immagini dei bombardamenti. Il bilancio dei morti sale a oltre 4.700 tra i palestinesi e a 1.400 tra gli israeliani. Hamas rivendica il lancio di oltre 3.000 razzi verso Israele, alcuni dei quali sono stati intercettati dal sistema antimissile Iron Dome. Hamas detiene ancora 199 ostaggi nelle sue mani, tra cui due italo-israeliani e 19 italo-palestinesi. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha chiesto la loro liberazione immediata e incondizionata.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA