Quando Debora Serracchiani vinse in Friuli Venezia Giulia con il Pd

Quando Debora Serracchiani vinse nella Regione Friuli Venezia Giulia con il Partito Democratico che era alle prese con il Governo delle Larghe Intese

Redazione
di Redazione
13 aprile 2018 11:18
Quando Debora Serracchiani vinse in Friuli Venezia Giulia con il Pd

Quando Debora Serracchiani vinse in Friuli Venezia Giulia ci fu una grande festa all'interno del Partito Democratico.

Dopo le elezioni dello stesso anno il partito di Centrosinistra stava perdendo molti colpi.

Le vicende legate al Presidente della Repubblica.

Le vicende legate a Pier Luigi Bersani che si era dimesso.

Romano Prodi che si sentiva tradito dalle correnti più giovani.

Matteo Renzi che prendeva la guida del partito.

Fu un momento in cui nonostante i problemi il Pd si riuscì a confermare a livello locale e in una grande Regione come quella del Friuli.

Ecco come si svolsero i fatti in quel giorno.

 

I dati dell'elezione in Friui Venezia Giulia

Debora Serracchiani del Pd 39,37%;

•Renzo Tondo del centrodestra 39,02%;

•Saverio Galluccio del Movimento 5 Stelle 19,2%;

•Franco Brandelli lista civica propria 2,41%;

•Affluenza alle urne 59,51%.

 

La linea politica di Debora Serracchiani

"La scelta più ovvia è Rodotà. Oppure Emma Bonino. L’importante è che si tenga conto della sensibilità del Paese e non si facciano ancora scelte scriteriate" aveva dichiarato la candidata in Friuli del Pd, nel caos delle quirinarie.

"Sono terribilmente incazzata con il mio partito, la politica non sta dando risposte, non possiamo e dobbiamo subire né gli errori, né gli inciuci di Roma. Non tollero che l’elezione del Presidente della Repubblica sia lasciata all’incapacità del Pd di fare squadra. Vogliamo e meritiamo rispetto per la fatica che abbiamo messo in questi mesi”.

E forse sono state proprio le sue parole, nonché la sua posizione, a premiare la Serracchiani.

Una candidatura difficile, per via del complicato momento che il Partito Democratico sta passando. Il suo punto di vista sulla questione nazionale del Pd continua nel blog che la stessa Debora Serracchiani tiene sul ilFattoQuotidiano.it "Se non c’era Roma, era un’assaltata.

Se a livello nazionale le cose fossero andate in modo diverso e cioè se il Pd fosse stato in grado di formare un governo e di eleggere un suo Presidente della Repubblica, il dato nazionale non avrebbe penalizzato quello regionale e a questo punto la partita si sarebbe chiusa a nostro favore”.

 

I complimenti alla Serrachiani da Bersani e Renzi

"È la dimostrazione che il Pd e i suoi rappresentanti, anche in un momento molto difficile, riescono a raccogliere la fiducia degli elettori" afferma Pier Luigi Bersani che in qualche modo, forse indirettamente, sembra essere penalizzato dalle parole del nuovo Presidente della Regione Friuli.

Non manca l’intervento del possibile futuro leader del Partito Democratico. Matteo Renzi dichiara: "La povera Debora e i suoi amici e collaboratori si sono trovati nel mezzo della tempesta perfetta. Sentendola ero abbastanza disperato che riuscisse a farcela e invece ce l’hanno fatta, sono riusciti nell’impresa di recuperare una Regione. Credo che sia un bellissimo giorno per loro ma anche per tutti noi".

Aveva detto si a Rodotà e si era sempre allontanata da quella parte del Pd che aveva cercato l’accordo con il Pdl. E forse è stata proprio questa presa di posizione a premiare la Serracchiani nella sua candidatura alle regionali in Friuli. Renzo Tondo, presidente uscente e candidato di centrodestra, perde l’occasione di un nuovo mandato per circa duemila voti.

Ma sembra esserci un altro grande sconfitto, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, infatti prende 8 punti percentuali in meno rispetto le elezioni politiche.

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