#nonspengopiùlamiainsegna

#ioapro, i ristoratori italiani sfidano il nuovo Dpcm il 15 gennaio

Cos'è #ioapro la sfida partita dalla Sardegna che è diventata virale in tutta Italia. L’appuntamento è per venerdì 15 gennaio vigilia del nuovo Dpcm

#ioapro, i ristoratori italiani sfidano il nuovo Dpcm il 15 gennaio

#ioapro, è la sfida dei ristoratori italiani al nuovo Dpcm. L’inizativa partita dalla Sardegna è diventata virale in tutta Italia, l’appuntamento è per venerdì 15 gennaio, cioé il giorno prima dell'entrata in vigore del nuovo Dpcm 16 gennaio 2021 che dovrebbe introdurre nuove misure ancora più restrittive per bar e ristoranti, come ad esempio il divieto di asporto dopo le 18 per i bar al fine di evitare assembramenti e “aperitivi furbetti”. La nuova norma anti-movida però sarebbe solo l’ultima tegola sulla categoria già allo stremo da mesi e mesi di chiusure, limitazioni di orario e consegne a domicilio che di certo non riescono neanche lontanamente a coprire il fatturato perso. 

 

Cos'è #ioapro?

Ecco dunque l’idea di lanciare una protesta pacifica che prende la forma della “disobbedienza civile” senza però andare incontro a sanzioni o violazioni della legge: i clienti, infatti, si siederanno ai tavoli senza ma non consumeranno, ma sarà l'occasione per scattarsi una foto e solidarizzare con una categoria allo stremo.

 

#ioapro, i ristoratori italiani sfidano il nuovo Dpcm:

La protesta dei ristoratori viaggia ovviamente sui social con gli hashtag #ioapro e #nonspengopiùlamiainsegna. Tutto è nato da un appello fatto su Facebook da Maurizio Stara, titolare del pub "RedFox" di Cagliari, che ha chiesto l'adesione dei gestori di altri locali in Italia. "Non spengo più la mia insegna, io apro. La nostra è una protesta pacifica volta a dimostrare il nostro senso di responsabilità e la nostra capacità di rispettare e far rispettare le regole di prevenzione del Covid-19. Ai partecipanti è richiesto di accomodarsi al tavolo assegnato (non più di 4 persone per tavolo) e di rimanere seduti e composti. La mascherina andrà indossata per accedere al locale e per alzarsi per qualunque motivo. Una volta seduti potrà essere tolta, piegata e messa via. Non sarà possibile somministrare cibi e bevande, quindi consumarle in loco. Vi chiediamo di passare una mezz'ora con noi e di pubblicare un selfie con gli hashtag #nonspengopiùlamiainsegna e #ioapro taggandovi all'interno dal locale. Tutti i partecipanti verranno omaggiati con un piccolo ringraziamento d'asporto per la collaborazione. Grazie per il supporto".

 

Anche a Modena, il ristorante Regina Margherita ha deciso di sfidare i divieti e di aderire all'iniziativa: "Da venerdì 15 (compreso), 50mila ristoratori apriranno in tutta Italia a pranzo e cena in barba a qualsiasi Dpcm illegittimo. I ristoratori hanno deciso di alzare la testa e tornare a vivere. Apriamo la nostra attività rispettando il distanziamento e le norme anti covid", dice in un video pubblicato su Facebook in cui compare anche il personale del locale.

 

"Io credo che il governo farebbe bene ad iniziare la settimana controllando il territorio invece di massacrare un settore che invece è già di suo massacrato - ha detto Roberto Calugi, direttore generale di Fipe Confcommercio. "È il caso di dire 'basta', la misura è colma. Se il governo vuole vedere centinaia di migliaia di persone che vengono in piazza a protestare verso modalità che sono incomprensibili, allora questo è il modo giusto. Non ne possiamo veramente più. Nessuno ci coinvolge e la mattina ci vediamo le notizie sui giornali". Appuntamento quindi a venerdì 15 gennaio con l'iniziativa #ioapro e #nonspengopiùlamiainsegna in attesa di conoscere le ultime notizie e misure contenute nel nuovo Dpcm 16 gennaio 2021.

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