Sanremo 2021 pubblico pagato: requisiti ed email per partecipare

Coppie di figuranti cercasi per il 71esimo Festval di Sanremo. E’ ufficiale, la Rai cerca il pubblico giusto per le serate al teatro Ariston, e lo fa con un bando che sta circolando proprio in queste ore. Domenica scorsa, nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, Fiorello scherzando aveva detto: “Invece del pubblico pagante ci sarà il pubblico pagato”. Nel documento sono indicati i requisiti per partecipare. “Per il Festival di Sanremo 2021, stiamo reclutando con carattere di urgenza dei claqueur per le cinque serate in diretta dal teatro Ariston. L’impegno è previsto dal 2 marzo 2021 al 6 marzo 2021 e sono richieste persone conviventi da predisporre in coppia. E’ fondamentale avere il requisito di convivente che permetterà di occupare due poltrone ravvicinate distanziate dalle altre almeno di un metro”. 

Sanremo 2021 pubblico pagato: obbligo tampone

Sanremo 2021, per il pubblico tampone obbligatorio: “Sarà richiesta un’autodichiarazione di convivenza e inoltre sarà richiesto un tampone (rimborsato da Rai) nei giorni precedenti la prima convocazione”. Come partecipare alla selezione? “Per chi fosse realmente disponibile e interessato – è scritto nel bando -  si prega di inviare una mail a ufficiofigurantisanremo@rai.it con nome, cognome, numero di telefono, allegando una vostra foto recente in primo piano, frontale e senza occhiali da sole. Vi chiediamo gentilmente di ampliare anche a Vostri conoscenti questa proposta lavorativa, sempre nel rispetto dei criteri sopracitati”.

Dunque è fatta. Il bando della Rai conferma che il Festival si terrà dal 2 al 6 marzo, come aveva annunciato Amadeus,  con pubblico ridotto e in sicurezza, rispettando le norme dell’ultimo Dpcm. Il pubblico sarà 

Sanremo 2021, le polemiche:

Ma sul web si accendono le polemiche su Sanremo 2021, c’è chi protesta perché l’Ariston è aperto, mentre cinema e tatri sono chiusi. Su Change.org, (la più grande piattaforma di petizioni), è scattata una petizione contro il ricorso ai figuranti, non sarebbe un trattamento equo fra tutti i teatri, anche se il Festival andrebbe in onda con le stesse caratteristiche di altre trasmissioni e l’Ariston diventerebbe di fatto uno studio televisivo.