Il pagellone del lunedì

Pagelle 24a giornata di Serie A 2020/2021: Inter dominatrice

L’Inter di Conte vola via in solitaria: dieci punti dalla Juve terza. Il Milan torna alla riscossa a Roma. Si fermano Lazio e Fiorentina. Bene il Bologna

Pagelle 24a giornata di Serie A 2020/2021: Inter dominatrice

La ventiquattresima giornata di campionato 2020/2021 regala molte sorprese e colpi si scena: chi ha giocato in Europa ne ha risentito e la classifica muta ancora una volta. Inter capolista solitaria. Si fermano Lazio e Juventus, il Milan vince lo scontro Champions con la Roma e l’Atalanta nonostante l’impegno se la riesce a portare a casa con la Sampdoria. Inizia bene Semplici a Cagliari, il Parma è sfortunato e la Fiorentina discontinua.

Illuminano Bologna e Verona.

 

Pagelle 24 giornata Serie A, le bocciate:

Genoa voto 4: Dopo diversi risultati positivi e prestazioni da “grande”, i rossoblù incontrano la prima grande sconfitta dell’era Ballardini, Davanti vi era la squadra più in forma e forte del campionato e reggere quei ritmi era impossibile per chiunque. Lo spirito è stato comunque poco, nessuna occasione creata e poca intenzione nel creare calcio. La difesa facilmente penetrabile, salvata più volte da Perin. L’immobilità generale sul terzo goal era l’immagine del pomeriggio genoano, toro sì, ma pronto subito ad avere una risposta positiva nella prossima gara.

 

Crotone voto 4,5: Stroppa le ha provate tutte e questo non si può negare. La rosa però non dà le risposte sperate e la visione di retrocedere diviene sempre più concreta. Manca concretezza, seppur il cuore vi è: creano occasione, sbagliando però cose basilari, che gli permetterebbero di risolvere diverse gare. Cambiare allenatore sembra necessario da un po’, ma qualcuno può effettivamente risvegliare un team a pezzi? Un’impresa grande, forse troppo. Bravo Ounas, la conferma in una squadra di prima categoria la merita. Burrone sempre più profondo in quel di Crotone.

 

Roma voto 5: Una sfida che doveva dare la riscossa definitiva, ma a cui i giallorossi non hanno saputo dare una risposta. I big match sono stati tutti falliti e questo la dice lunga sulla mentalità vincente dei ragazzi di Fonseca. Difesa confusa, Fazio disastroso nella sua prima chance dell’anno. A centrocampo bene Veretout, che giunge alla doppia cifra superando ogni suo record di goal. Male Mayoral che si fa divorare dalla morsa di Tomori. Poca cattiveria, poca inventiva, poca Roma. Così non si riesce a fare quel salto di qualità, atteso ormai da troppo.

 

Lazio voto 5: L’effetto Champions si fa sentire, forse troppo. La palese stanchezza, la poca lucidità e il morale è a pezzi dopo la settimana europea, ha mostrato probabilmente la peggior Lazio della stagione. Il rigore sbagliato di Immobile subito ad inizio gara ha tagliato le gambe sì al giocatore napoletano, che gioca di nuovo una gara negativa, ma anche a tutto il resto del team è parso scarico e con poche alternative. Una rosa troppo corta per affrontare l’intera stagione tra campionato e coppe. Uscire dalla Champions a questo punto può essere un bene in vista del finale di stagione.

 

Sampdoria voto 5,5: Prestazione sufficiente, non aver vinto sembra quasi un’eresia vista la gara giocata dai blucerchiati: tantissime palle goal, spunti continui e giocate che hanno sfiorato la rete più e più volte. Nonostante molti criticassero la scelta di cominciare con un po’ di turnover (La Gumina al posto di Quagliarella per esempio) i doriani hanno predominato la prima frazione, anche dopo lo svantaggio. Una squadra che merita palcoscenici più grandi, ma che si perde nelle piccole cose. Quelle che fanno alla fine la differenza in classifica.

 

Juventus voto 5,5: Stagione che va a complicarsi parecchio per i bianconeri, che dopo l’ennesimo stop si allontana dieci punti dalla vetta. Una gara iniziata bene, con alcune occasioni, ma sempre mal sfruttate, con il solo Chiesa che cerca la soluzione più originale per giungere alla porta. Ronaldo segna, ma sbaglia troppo: la sua efficacia deve tornare al top se vuole riportare alta la china. Alex Sandro horror sul goal avversario, perde la marcatura facendosi anticipare da dietro. 

Pirlo dopo la sconfitta in Champions continua a non dare le riposte aspettate e i punti interrogativi si devono per forza di cose estendere ancora. 

 

Pagelle 24a giornata serie A, le sufficienti:

Spezia voto 6: Da una prima frazione timida è nata poi la rinascita dello spirito Spezia. Da due gare giocavano con meno coraggio, più attenzione (forse troppa) nel non subire e poca inventiva nel creare palle pericolose. Nella ripresa poi si riaccende la squadra di Italiano, che riprende spensieratezza e tanta voglia nel recuperare il doppio svantaggio. Ci pensa Gyasi con una doppietta ad evitare la sconfitta: un giocatore importante per la scacchiera ligure. Bisogna ripartire dai secondi 45 minuti di gara.

 

Verona voto 6,5: Eccolo il Verona che conosciamo tutti! Spavaldo, tecnico, elegante e coraggioso: un team sempre pronto a mettere in difficoltà tutti, a partire dalle big. Dire che avrebbero meritato per lo sprint nella seconda frazione e le poche occasione convesse in generale alla Juve sarebbe il minimo, ma l’assenza di attaccanti d’area davanti si sente, poiché i nuovi innesti non mostrano ancora sicurezza. Barak è un giocatore affermato, pronto per grandi palcoscenici. Un centrocampista da tutto campo, duttile nelle ripartenze e letale nei movimenti dentro l’area.

 

Pagelle 24a giornata serie A 2020/2021, le promosse:

Bologna voto 8,5: La Lazio è ferita e i rossoblù la distruggono definitivamente: un grande inizio in questa seconda parte di stagione. Mihajlovic ha ritrovato il vento giusto, riportando la sua squadra a giocare un calcio tra le linee e di inserimenti continui. Skorupski para il rigore ad Immobile, alzando la carica e dando certezze al resto del gruppo. Bravo Mbaye ad attaccare l’area, rimanendo alto e ritrovando il goal dopo tanti anni. Sansone anche torna alla rete, nella più classica delle azioni rossoblù, portando a casa i tre punti che certificano, o quasi, la tranquillità per il resto della stagione. Con il Cagliari mercoledì si può dare continuità a queste prestazioni positive.

 

Cagliari voto 8,5: La cura Semplici è subito immediata: sardi rinati, si torna ai tre punti! Fondamentali, vista la situazione dei rossoblù in classifica, ma un passo andava fatto e l’inizio sembrerebbe essere promettente. È vero che l’avversario non era dei più forti, ma sono emersi di nuovo giocatori che sembravano affrontare una crisi, pronti a rialzare la voce Cagliari: Pavoletti determinante in entrambi i goal, il bomber che mancava è già in casa. Joao Pedro si riscatta finalmente dal dischetto dopo gli ultimi errori. Cragno salvatore della patria. Con il Bologna il livello si alza e la risposta deve essere positiva per proseguire su questa scia. 

 

Milan voto 8,5: Bravi, fortunati e vincenti: la formula del nuovo Milan, più stanco, meno bello da vedere, ma efficace nel concludere positivamente le gare. In difesa l’arrivo di Tomori ha portato qualcosa in più, un vero muro impenetrabile. Tonali ancora deludente, non è la sua stagione e forse neanche la sua dimensione. Ibrahimovic distratto, troppo frettoloso e poco concreto. Così come Leao. Decisivi Kessie, con il solito rigore e Rebic, che si inventa il goal della serata. Sa essere devastante come inesistente, ma rimane un giocatore importante. Bisognava vincere e così è stato, ora pronta la riscossa definitiva. 

 

Atalanta voto 8,5: Soffrono, risentono i postumi Champions, ma se la portano a casa ancora una volta. Incredibilmente Gasperini, nonostante il Real, mostra che la sua squadra (tra le italiane che hanno affrontato la settimana europea) è la più preparata, per alternative valide in rosa e qualità di gioco. Una sfida molto sofferta, salvata più volte da uno strepitoso Sportiello. Bene Malinowsky, goal e tanta inventiva nel creare. Gosens sta effettuando una stagione da numero nove: ottavo goal in campionato. Ilicic a tratti, volenteroso, ma impreciso. Una vittoria importante che dà la spinta giusta verso l’obiettivo.

 

Inter voto 9: Assolutamente dominante. Una squadra che non ha attualmente rivali in campionato, per tecnica, rosa e velocità. Sì perché l’Inter di Conte corre, corre tanto e non dà spago a nessun avversario. Lukaku si può tranquillamente individuare tra i tre migliori attaccanti d’area d’Europa, poiché fisico, straripante e dal gran senso del goal. Insieme a Lautaro un duo galattico. La Rosa è estesa, se manca Hakimi gioca Darmian, e segna. Un gruppo unito, pronto a fare il salto di qualità definitivo. Ed è un inizio di un ciclo dal grosso calibro. 

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