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Finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus 1-2: Pirlo alza la Coppa.

Finale di Coppa Italia, che regala una partita dalle grandissime emozioni. Chiesa segna il goal decisivo, portando in bacheca un trofeo importantissimo

Finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus 1-2: Pirlo alza la Coppa.

Una serata speciale a Regio Emilio, dove si giocherà la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus. Una finale un po’ diverse dalle altre, al di fuori del non svolgimento all’Olimpico di Roma, poiché si rivedranno i tifosi allo stadio dopo ben 16 mesi dall’ultima volta. Un messaggio importante per il calcio italiano, che necessitava, per questioni emotive ed economiche. Una risposta che darà la scossa in vista della prossima stagione. Stanno presenti ben 4300 persone, pronte a sostenere le due compagini in questa sfida decisiva.

 

La Dea ci riprova a distanza di due anni, dopo la storica finale persa contro la Lazio. Un trofeo che alzerebbe ancora di più le ambizioni e gli obiettivi di questa nuova grande squadra. La Juventus invece necessita di dare una svolta a questa stagione disastrosa: senza la vittoria della coppa, rischierebbero non solo di terminare senza qualificazione in Champions, ma anche senza nessun trofeo.La squadra ha comunque ritrovato fiducia nella scorsa giornata di campionato battendo l'Inter e assistendo il giorno dopo al pareggio casalingo del Milan contro il Cagliari, che ha sprecato il match point e ora dovrà necessariamente vincere in trasferta, proprio in casa dei nerazzurri bergamaschi, dando per scontato una vittoria a Bologna che comunque non è scontata.

 

Andrea Pirlo deve rinunciare a Bonucci come dichiarato in conferenza stampa ieri per una distorsione al ginocchio rimediata in allenamento; non ci sarà  neanche Alex Sandro, con al suo posto Cuadrado , che cambierà dunque fascia, clasciando posto dall’altra parte  a Danilo. In mezzo al campo si opta sulla stessa coppia che ha affrontato l’Inter,  Bentancur e Rabiot, a cui vanno le chiavi del centrocampo, affiancati da Chiesa sulla sinistra e da Mckennie, adattato e pronto ad accentrarsi, sulla destra. Davanti a fare coppia con Ronaldo  ci sarà Kulusevski, con  Dybala ancora in panchina.

 

Atalanta invece che fa delle scelte impreviste, con  Zapata centravanti, con Malinovski e Pessina alle sue spalle nel ruolo di rifinitori. Muriel  parte dunque dalla panchina, con ogni probabilità sarà ala mossa chiave di Gasperini nel secondo tempo. In difesa Toloi, recuperato e già in campo contro il Genoa, affiancato da Palomino e Romero. Infine i quattro titolatissimi in mezzo al campo rimangono intoccabili: hateboer, De Roon, Freuler e Gosens.

 

Atalanta-Juventus: le formazioni ufficiali

  • Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Toloi, Romero, Palomino, Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Malinovski, Zapata. Allenatore: Gasperini

  • Juventus (4-4-2): Buffon; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Kulusevski, Ronaldo. Allenatore: Pirlo.

Atalanta-Juventus: la cronaca

Una gara importante per il nostro calcio, ogni anno: la finale di Coppa Italia, che si svolge questa volta al Mapei Stadium, verrà affrontata da Atalanta e Juventus. I ritmi sono subito alti, entrambe le squadre spingono molto, cercando di intimorire l’avversario. Dopo due minuti prima occasione, per Palomino, che riceve da Zapata,  e calcia a botta sicura da due passi.  Buffon con i piedi in qualche modo si salva. Subito brivido.  Dopo 1 minuto ci prova Zapata ,che si gira in area su un pallone alto e controlla, sfiorando con la conclusione di poco la porta. Un inizio di gara accesissimo per i bergamaschi, subito in palla, con la Juventus che fatica a recuperare palla ed uscire dalla propria metà campo.

 

Al 9’ minuto si scalda la gara con due episodi che portano proteste, a distanza di ppoopchi minuti, prima per un contatto tra Pessina e Rabiot nell'area dei bianconeri e poi tra Chiesa e Romero, nell’area opposta. In entrambi i casi Massa fa continuare a giocare. Punizione dal limite di Ronaldo, che da ottima posizione colpisce in pieno la barriera. Al 20’ grande brivido per la retroguardia bianconera, per una chiusura imprecisa di De Ligt su Zapata, su cui Buffon in uscita sventa il pericolo, anticipando l’arrivo dell’attaccante.

 

Si rinuncia al tatticismo, puntando sull’agonismo e le ripartenze di gruppo da entrambe le parti. I pericoli sono improvvisi e continui, anche grazie al  rumore del pubblico presente sugli spalti, che si fa sentire, incitando molto le due squadre. Dopo un’azione repentina di Pessina, viene servito Freuler: lo svizzero incrocia da posizione defilata ma non riesce a trovare lo specchio della porta.Sospiro di sollievo per il numero uno della Juve.

 

Primo giallo della gara per Chiellini, alla mezz’ora per un Intervento pericoloso che travolge Pessina: punizione dal limite dell'area per l’Atalanta. Malinovski però tenta una rasoiata è a meta tra un tiro e un suggerimento per i compagni in area, con la sfera che si perde sul fondo. La gara si sblocca a un quarto d’ora dalla fine della prima frazione con l’inaspettato vantaggio della Juventus, grazie a un bellissimo gol a giro di Kulusevski, che si ritrova il pallone tra i piedi dopo una mischia  tra Romero e Ronaldo, calciando di prima a giro sul secondo palo.

 

Dopo un check con il Var, per un presunto fallo di Cuadrado ad inizio azione, l'arbitro certifica e conferma il vantaggio bianconero. La Dea non si piega, rialzandosi subito. Colpo di testa ravvicinato di Hateboer sugli sviluppi di una palla inattiva, Buffon smanaccia con prontezza. Poi arriva il secondo giallo per la Juve, stavolta per Rabiot a causa di un intervento su Malinovski. Fallo tattico anche di De Ligt, a centrocampo, su Zapata, con immediato cartellino giallo. 

 

Il pressing è pesante e alla fine il pareggio dell'Atalanta arriva. Freuler recupera e serveil pallone sulla trequarti ad Hateboer, che di prima pesca al limite dell'area Malinovski: violenta conclusione del fantasista ucraino, su cui non può nulla Buffon. Pareggio meritato che chiude un bellissimo ed emozionante primo tempo.

 

La seconda frazione inizia subito con un’occasione importante: colpo di testa di McKennie da buona posizione, con la palla a lato della porta di Gollini. Risponde la Dea con una punizione insidiosa di Malinovski dentro al cuore dell’area, con Chiellini che anticipa Zapata  all’ultimo. Su un rimpallo il pallone arriva a Romero, che calcia di prima, con opposizione del muro De Ligt. Risponde Kulusevski, che su una palla dentro  riesce a deviare verso la porta,  trovando la grande  respinta di Gollini, che evita il nuovo vantaggio avversario.

 

Ci riprova poi subito la squadra di Pirlo, con un’occasione enorme: Ronaldo  libera Chiesa con un colpo di tacco fenomenale, ma l'esterno bitaliano che ha a disposizione un rigore in movimento, colpisce in pieno il palo. In questa seconda parte di gara la Juventus si impone di più, con un giro palla veloce, che la ricerca insistente di un varco giusto per bucare la difesa nerazzurra. Il più scatenato è  Kulusevki, che cambia lato, passando  sull'out di sinistra, che trova Ronaldo con un pallone perfetto, che però il portoghese non riesce a sfruttare, facendosi murare da Romero.

 

Gasperini cambia le carte in tavola, inserendo Muriel e Pasalic: fuori l'autore del pareggio Malinovski e Pessina. Il forte pressing alto della Juventus paga, poiché la Dea non riesce a gestire il possesso della palla. Alla fine il team di Pirlo, a 15 minuti dalla fine, trova il nuovo e importantissimo vantaggio con Chiesa, ad un minuto dalla sua uscita splendido triangolo con Kulusevski, che dopo il goal serve dunque l’assist, con l’esterno che è glaciale davanti a Gollini.

 

L’ex Fiorentina esce tra gli applausi lasciando lo spazio a Dybala. Una stagione favolosa di Chiesa, grande rivelazione e investimento per i bianconeri. Entrano anche, dall’altra parte, Ilicic e Djimsisti, per Toloi e Hateboer. I ragazzi del Gas sono in affanno, e non trovano le idee per rialzarsi subito, nei minuti che restano. Ci prova Muriel a risvegliare gli animi dal limite, ma la sua conclusione finisce molto alta. Giallo per Romero, che per anticipare Ronaldo usa troppo le braccia, colpendolo al volto. Vengono inseriti anche Bonucci da Pirlo e Miranchuk per il tecnico atalantino. Un finale di partita ad alta tensione, in cui i ragazzi di Gasperini non riescono ad imporre il loro gioco. Ammoniti per scontri duri, nel giro di pochi minuti anche De Roon, Freuler e Ilicic, che dal suo ingresso non ha dato la spinta e l'invenzione sperate. 

 

Dopo 4 minuti di recupero in cui la Juventus gestisce il possesso di palla, Massa decreta la fine: i bianconeri vincono, forse a sopresa, il loro secondo trofeo della stagione. Un grande risultato per Pirlo, che riesce a giungere almeno a tale obiettivo. Per l'Atalanta il ramarrico rimane, soprattutto per il secondo tempo mal giocato. 

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