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1995: intervista a Lady D.

Intervista a Diana, Scotland Yard valuta inchiesta penale per la BBC

Lo scandalo sulla Bbc per “l’intervista del secolo” a Lady Diana apre ad una riforma della governance dell’emittente. The Guardian: c’è rischio bavaglio

Intervista a Diana, Scotland Yard valuta inchiesta penale per la BBC

È bufera sulla Bbc: la più importante emittente inglese ora rischia anche un’inchiesta penale. Dopo l’attacco del principe William sulla scoperta dell’inganno con cui il giornalista della tv britannica, Martin Bashir, ottenne nel 1995 l’intervista esplosiva con sua madre, la principessa Diana, Scotland Yard ha annunciato che valuterà di nuovo i contenuti dell'inchiesta sull'intervista a Lady Diana.

 

Nel comunicato degli investigatori rilanciato da Skynews, si legge: “Se ci saranno nuove prove per indagare su un atto illecito le prenderemo in considerazione”. Un altro brutto colpo per l’emittente pubblica minacciata dall'arrivo di due reti le "Fox News britanniche" e dal progetto di riforma del premier Johnson. 

 

L’inchiesta

Lo scandalo che ha travolto la Bbc nasce dalle conclusioni dell'indagine condotta da lord John Dyson, 77enne alto magistrato a riposo, sulla controversa intervista alla principessa Diana. Secondo il magistrato lo scoop di Bashir fu frutto di un inganno: il giornalista avrebbe “fabbricato” documenti bancari falsi mostrati al conte Charles Spencer (fratello della principessa) come prova di inesistenti pagamenti eseguiti da Buckingham Palace alla stampa  affinché indagasse e spiasse Diana e gli Spencer in modo da metterli in cattiva luce. Un falso che avrebbe convinto il conte e sua sorella, la principessa Diana, ad accettare l’invito del giornalista a confessarsi in pubblico, piena di risentimento per la famiglia reale. In quella che venne definita “l’intervista del secolo”, la principessa Diana parlò della sua bulimia e del fallimento del suo matrimonio con il principe Carlo: "In questo matrimonio siamo in tre", confessò la principessa triste riferendosi alla relazione tra Carlo e Camilla. L’emittente avrebbe poi coperto l'anchorman insabbiando l’indagine interna. 

 

Le scuse

La Bbc si è scusata, e anche Bashir (che non lavora più per l’emittente pubblica) ha riconosciuto ,“con profondo rammarico di aver usato metodi ingannevoli” per guadagnarsi la fiducia del conte Spencer e di aver fatto “una cosa stupida”. Ma allo stesso tempo rivendica  “l'enorme orgoglio per quell'intervista unica e irripetibile”, che Diana era orientata comunque a concedergli. E ricorda che la principessa di Galles, dopo la trasmissione, firmò un documento in cui assicurava che le sue parole non era state frutto di pressioni.

 

La reazione di William e Harry

Ma le scuse non sono bastate a William e Harry, che hanno criticato duramente la Bbc (William in un video e Harry con un comunicato): "Nostra madre Diana è stata vittima della Bbc. Non di un giornalista, ma di tutta la tv pubblica. Per colpa di quell'intervista i suoi rapporti con nostro padre Carlo sono stati rovinati irrimediabilmente. Nostra madre è stata usata. E sono stati anche questi episodi a farla stare male e infine a rubarle la vita". Il principe William ha chiesto anche che quell’intervista non venga mai più trasmessa. 

 

La riforma

Quale sarà il futuro della Bbc? Il governo di Boris Johnson è pronto a prendere in considerazione l’ipotesi di una riforma strutturale della governance dell’emittente pubblica britannica. “Alla luce delle gravi conclusioni del rapporto, il governo deve valutare con molta attenzione il dossier (Bbc) nel suo complesso”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Robert Buckland. Che ha aggiunto, “non si è trattato solo delle decisioni di un giornalista o di un team produttivo, ma delle responsabilità dell'intera catena di comando dell'azienda che ha contribuito a insabbiare inizialmente e a coprire per molti anni l'operato di Bashir. E quindi  il governo ha la responsabilità di valutare assai attentamente se la governance della Bbc abbia bisogno d'essere riformata”.

 

L’allarme

L’annuncio di una possibile riforma della governance della Bbc è però un campanello d’allarme per i progressisti, il giornale The Guardian, afferma di temere una stretta ulteriore - con l'alibi del caso Bashir - del governo Tory di Boris Johnson sul servizio pubblico britannico.

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