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Pagelle 38a giornata di campionato di Serie A: Milan e Juve è Europa

Alla fine saranno Milan e Juventus a completare il pacchetto italiano in Champions League (già formato da Inter e Atalanta). Male il Napoli a Verona

Pagelle 38a giornata di campionato di Serie A: Milan e Juve è Europa

Si chiude anche questo campionato, dopo 38 giornate, regalando emozioni fino all’ultimo secondo, ma decretando alla fine i verdetti: Juventus e Milan vanno in Champions League, Napoli fermato dalla traversa a Verona. Pari tra Benevento -Torino e Spezia-Roma. Il Sassuolo vince con la Lazio, l’Inter ne fa 5 all’Udinese. Il Crotone saluta la A con un pari con i Viola, il Genoa ferma il Cagliari, che si ferma dopo sette risultati postivi. 

 

Le bocciate:

Lazio voto 5: I biancocelesti sono una delle squadre che necessita maggiormente di un po di riposo, dopo una stagione massacrante. Neanche con l’uomo in più dimostrano le loro qualità. Il fisico non regge , e hanno dimostrato di non avere più la testa al campo. Tra le complicazioni di rosa e i dubbi sul futuro del mister, non riescono più ad imporsi come ad inizio anno, e in questa seconda parte di stagione si è visto. Chiudono in Europa League, preparandosi ad un futuro ancora incerto. 

 

Cagliari voto 5,5: Dopo 7 risultati positivi9, consecutivi, e una salvezza raggiunta una paio di giornate prima, i sardi si fermano all’ultima contro gli altri rossoblu, del Genoa. Una prestazione tutto sommato buona, dove si è visto il gioco rapido ed efficace di Semplici, ma con troppi errori sotto porta. Una rosa importante, che deve mantenere i propri top player per iniziare un percorso nuovo, dopo questo disastroso campionato.

 

Atalanta voto 5,5: Dopo tanto tempo, in campionato, ritrovano la sconfitta, dovendo rinunciare così al secondo posto. Questo costerà qualcosa a livello economico, ma soprattutto non sottolineerà la grandissima, l’ennesima, stagione vincente dei ragazzi di Gasperini, a tutti gli effetti una big del campionato. Male la difesa, così come De Roon, che sbaglia tanto e si fa espellere. Muriel impreciso, Zapata spento. La Coppa Italia ha mandato i bergamaschi in vacanza, in anticipo.

 

Napoli voto 5,5: Nonostante non sia arrivata una sconfitta, non raggiungere la Champions League dopo un finale di stagione da imbattibili, vale la delusione generale della società. Gli avversari non avevano più nulla da chiedere al campionato e il primo tempo i partenopei sono stati troppo timidi in zona goal. Sfortunati nel finale con la traversa di Petagna, rimangono ancora fuori, salutando Gattuso, dalla grande coppa europea. 

 

Le sufficienti:

Fiorentina-Crotone (0-0) voto 6: Una gara dal poco rilievo sotto il punto di vista degli obiettivi, poiché entrambe le squadre non potevano più chiedere nulla al campionato: i calabresi fanno una partita di maggior spessore, probabilmente galvanizzati dal voler perlomeno non arrivare ultimi in classifica (obiettivo raggiunto vista la sconfitta del Parma in contemporanea). Messias è senza dubbio il più pericoloso, confermando ancora una volta di avere tutte le carte in regola per giocare in Serie A anche la prossima stagione. Male Simy questa volta, che si divora due reti fatte a pochi passi dal portiere. I calabresi salutano la A, ma con Cosmi hanno la possibiltà di rialzarsi subito e, chissà, tornare presto su. 

Dall’altra parte i viola giocano una gara moscia, priva di idee e con poche energie nelle gambe: probabilmente la testa era già in vacanza, anche se salutare Iachini, alla sua ultima come mister dei fiorentini, poteva essere un bel segno di riconoscenza. Migliore in campo Terracciano, che fa tre miracoli veri e propri, conquistandosi da solo il punto finale. Davanti inesistenti, in mezzo brutti da vedere, con Castrovilli che sbaglia tutto quello che può. Servirà una bella rivoluzione a Firenze. 

 

Verona voto 6: Fermano il sogno del Napoli di finire in Champions League, giocando una gara ordinata e gestita con intelligenza. Ancora in goal Faraoni, che si dimostra un esterno sempre importante in zona bonus. Juric probabilmente saluterà un gruppo che esprime un bel calcio, offendendo però davvero troppo poco, per essere decisivi. Manca intensità in alcuni giocatori, come Zaccagni, che non portano più bonus come ad inizio anno. 

 

Spezia voto 6: Dalle stelle alle stalle anche all’ultima giornata di campionato: tutte le sfide con la Roma sono state di alto intensità e anche ieri sera vi è stato spettacolo. Primo tempo perfetto, con un doppio vantaggio cullato da Verde e Pobega. Nella ripresa soffrono troppo, facendosi recuperare e divorandosi un paio di palle goal ghiotte. Male difesa e portiere, che potevano trattenere meglio i giallorossi, anche se rimangono dubbi sul pareggio degli ospiti. 

 

Roma voto 6: Fonseca non riesce a salutare come vorrebbe Roma, anche se alla fine riesce a conquistare la Conference League grazie ad una rimonta all’ultimo. Primo tempo disastroso, in cui vanno sotto 2-0, giocando con confusione, difensivamente parlando. Nella ripresa ci pensano El Shaarawy e Mkhitaryan, che chiude da grande protagonista la stagione. La sua permanenza e dubbia, ma a Roma non dovrebbero farselo scappare. 

 

Le promosse:

Sampdoria voto 8,5: Nell’ultima di Ranieri i suoi gli regalano un risultato pieno, convincente e positivo per il posizionamento in classifica, dove si spostano sulla parte sinistra. Gli avversari giocavano anche ad alta intensità per evitare l’ultima posizione, e per questo che le ripartenze di Candreva sono state una spina nel fianco. Immortale Quagliarella che sigla il suo 13 esimo goal in campionato. Una bella ciliegina sulla torta, in una stagione tutto sommato tranquilla, ma che saluta un grande allenatore, che ha dato cuore e anima come sempre.

 

Genoa voto 8,5: Si chiude all’11 posizione il campionato dei liguri, che con Ballardini hanno effettuato una seconda parte di stagione con una grande mentalità. Nell’ultima gara di stagione riescono a portare a casa i tre punti, grazie al goal del solito Shomurodov (5 reti nelle ultime 6 partite), un talento da conservare e su cui rimodellare intorno un team vincente. Le seconde linee però non danno ancora sicurezze, come si è visto dal turnover del mister e bisognerà rivalutare diverse posizioni di alcuni elementi in rosa. 

 

Sassuolo voto 8,5: Ad un passo dal miracolo europeo, i neroverdi propongono per l’ennesima volta una grandissima prestazione , rimanendo però con l’amaro in bocca. La Roma ha pareggiato con la Spezia a 5 minuti dal termine e i ragazzi di De Zerbi hanno sognato la Conference League fino a quel momento. La sblocca Kyriakopoulos con un goal incredibile da fuori area e la chiude Berardi dagli 11 metri, siglando la 17 esima rete della sua stagione. Il mister saluta tra gli applausi e l’obiettivo Europa sfiorato. 

 

Juventus voto 8,5: Alla fine, nonostante tutti i pronostici, la Juve riesce ad arrivare in Champions League anche quest’anno, che sembrava veramente distante ad un certo punto. Stravince a Bologna grazie ad un favoloso Chiesa ed un ritrovato Dybala, che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Ronaldo rimane fuori, ma da Napoli arrivano buone notizie e potranno ripartire dalla coppa con le grandi orecchie. Il meglio possibile per l’addio di Buffon e forse anche di Chiellini e Pirlo.

 

Milan voto 9: Una gara complicatissima quella tra Atalanta-Milan, con i pronostici che gli vedevano un gradino sotto a Napoli e Juventus. Invece i ragazzi di Pioli vanno a Bergamo con la mentalità di chi vuole concludere al meglio una grande stagione: doppio rigore di Kessié (20 penalty in questa stagione per il Milan, record in Serie A) e una gara gestita alla grande difensivamente. Trattengono e ripartono, non concedendo nulla. Dopo tanti risultati altalenanti, confermano comunque la mentalità acquisita in questa stagione,

 

Inter voto 9: Festeggiano lo scudetto al meglio, con altri 5 goal dopo quelli rifilati alla Sampdoria: una macchina da goal che non si ferma, pronta ad illuminare il nostro campionato ancora per diversi anni. In goal Eriksen, che mette così la ciliegina sulla torta. In rete anche la coppia Lautaro-Lukaku, tra le più devastanti d’Europa. Bene anche Hakimi e Perisic, che si inventa un goal epico. Applausi per Conte, che ha creato un’armata da guerra vincente. 

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