Mangiare “verde”

Sì ai veg burger per chi è “stressato”: ecco perché farebbe bene

Una vita frenetica porta spesso a mangiare in modo sregolato, quindi sarebbe meglio privilegiare gli alimenti vegetali. Quanti sono i vegetariani e vegani

Sì ai veg burger per chi è “stressato”: ecco perché farebbe bene

Quasi una persona su dieci, in Italia, è segue un’alimentazione vegetariana o vegana. Il settore dei cibi veg si sta ampliando con una sempre maggiore offerta, che non si limita a piatti “tradizionali” rivisitati con l’esclusione di cibi di origine animale, ma che riguarda anche il mondo del fast food, che finora è stato etichettato con junk food, o “cibo spazzatura”. Non è un caso che le grandi catene, oltre alle insalatone, offrano anche veg burger, secondo gli esperti sarebbero particolarmente indicati o da preferite agli hamburger, quando si conduce una vita frenetica.

 

Vegani e vegetariani in Italia

Secondo i dati del Rapporto Italia 2021 di Eurispes, vegani e vegetariani sono l’8,2% della popolazione. Nonostante il lieve calo rispetto al 2020 (8,9%) - probabilmente complice la pandemia che ha ridotto la possibilità di movimento e scelta dei cibi, si tratta pur sempre di un dato sopra sopra la media del periodo che va dal 2014 ad oggi (7,5%).

 

I seguaci della dieta vegetariana sono la maggioranza (5,8%) rispetto ai vegani (2,4%). A optare per un menù green sono soprattutto le donne quando si tratta di scelta vegetariana (6,9% contro il 4,7%), mentre tra i vegani prevalgono gli uomini, che sono il 2,7% contro il 2% delle donne. C’è anche chi afferma di non seguire attualmente una dieta priva di prodotti animali, ma di averlo fatto in passato: si tratta del 6% degli uomini e del 7,3% delle donne.

 

Perché scegliere un veg burger?

Secondo diversi esperti, un menù con una quota maggiore di alimenti a base vegetale e con una riduzione di quelli di origine animale ha indubbi vantaggi non solo in termini di impatto ambientale (gli allevamenti intensivi sono tra i principali responsabili di emissioni di CO2), ma anche per la salute.

 

Lo stress lavorativo, tipico di chi vive una vita frenetica o che richiede frequenti spostamenti, sarebbe tra le principali cause del ricorso al fast food, che non porta benefici né in termini generali né per quanto riguarda il sistema immunitario. “Da tutto ciò nasce la necessità di poter usufruire di alimenti che siano semplici da reperire anche quando si è in viaggio o ci si sposta da una parte all'altra per motivi di lavoro. Sono ormai entrati in commercio hamburger preparati a base di legumi, verdure e cereali preparati in modo tale da richiamare nell'aspetto i classici hamburger" ha spiegato l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di Medicina personalizzata e professore straordinario di Scienze dell'alimentazione e dietetica applicata all'Unipegaso ad Adnkronos Salute.

 

"Ad esempio, l'hamburger a base di soia, in particolare quella biologica e non Ogm, o a base di altri legumi - sottolinea l’esperto - contiene molti flavonoidi che forniscono una buona protezione per il sistema cardiovascolare, ed essendo fonti di fibre solubili possono abbassare significativamente il livello di colesterolo Lld, la frazione più dannosa del colesterolo totale, e arricchire di batteri buoni il nostro l'ecosistema intestinale".

 

"Allo stesso modo - aggiunge lo specialista - rappresentano una buona fonte di proteine, in quantità molto simile ad una normale porzione di carne. Anche vitamine e minerali sono presenti in buona quantità. L'unica accortezza è quella di selezionare prodotti con un contenuto di sale accettabile e stare attenti ai grassi, soprattutto alla tipologia utilizzata, prediligendo prodotti con un minor quantitativo di grassi saturi".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA