Covid - Variante delta

Variante Delta: slitta l’apertura nel Regno Unito. Novità AstraZeneca

Dopo le esortazioni degli esperti, Dowining Street verso il rinvio dell’apertura totale: preoccupa la variante Delta, ex indiana. Focolaio in Lombardia

Variante Delta: slitta l’apertura nel Regno Unito. Novità AstraZeneca

Tiene ancora banco la questione AstraZeneca. Dopo le indicazioni del Cts, è stata emanata dal ministero della Salute la circolare che aggiorna le disposizioni in merito alla campagna vaccinale.

 

Il testo, firmato da Gianni Rezza, indica che AstraZeneca dovrà essere "somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni". Per chi ha un'età inferiore e ha già ricevuto la prima dose, invece, "il ciclo deve essere completato con Pfizer o Moderna, da inoculare a una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose".

 

La Lombardia, che in un primo momento aveva detto no alla vaccinazione eterologa indicata come strada dal coordinatore del Cts, Franco Locatelli (quindi il mix tra vaccini differenti), ha invece recepito nelle scorse ore la nuova disposizione.

 

A preoccupare, però, è intanto la cosiddetta variante Delta, la ex indiana, che ha spinto il governo britannico a rinviare l’apertura totale, programmata per il 21 giugno. In Lombardia si teme per un focolaio in una palestra. Il punto.

 

La variante Delta spaventa: spostata l’apertura in Uk

E' atteso a breve in Gran Bretagna l'annuncio di un rinvio delle riaperture inizialmente previste per il 21 giugno: la data slitterebbe di quattro settimane in Inghilterra, secondo quanto riferito da Press Association.

 

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, impegnato in queste ore in Cornovaglia per il G7, ha ammesso che la diffusione della variante Delta (ex indiana) del Covid 19 è oggetto di "grave, grave preoccupazione".

 

Gli esperti e i consulenti stessi di Dowining Street negli ultimi giorni avevano moltiplicato gli inviti alla cautela e a rinviare il ritorno completo alla normalità.

 

Focolaio lombardo di variante Delta

C'è anche un focolaio italiano di variante indiana, con 10 contagiati. E’ stato scoperto in una palestra di Milano. In una nota Ats spiega che "Un caso ha evidenziato infezione da variante indiana ed è stato richiesto il sequenziamento per gli altri 9.

 

Tutti i casi sono stati immediatamente posti in isolamento. "L'Agenzia - si legge in una nota - ha inoltre identificato 140 frequentatori della palestra che dal 24 maggio (data di apertura della palestra) al 31 maggio (data di presenza dell'ultimo caso) hanno avuto contatti con almeno uno dei 10 casi rilevati. Sono stati tutti invitati ad eseguire un test antigenico o molecolare presso la rete dei punti tampone e dei drive through di ATS".

 

Confermato, dunque, il timore è che tra i 10 casi riscontrati ci fosse anche la temuta variante Delta (nuova definizione dell'Oms) sequenziata  in Lombardia la prima volta il 3 maggio scorso, nei tamponi di 5 passeggeri atterrati nell'aeroporto di Orio.

 

Open Day: cosa ha detto il Cts

Intanto il Comitato tecnico scientifico "raccomanda che le Regioni ogniqualvolta promuovano eventi open day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d'età, rendendo quanto più possibile l'approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio". È quanto si legge nel verbale del Cts dell'11 giugno, allegato alla circolare di aggiornamento del ministero della Salute.

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