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L’Italia è al 5° posto tra i Paesi con la maggior circolazione della variante Delta nel mondo, con il 26% di incidenza.
A dirlo è il Financial Times, che ha stilato una “classifica” sulla circolazione globale della mutazione che spaventa per la sua maggior contagiosità della variante ex indiana.
Anche il Direttore generale del Dipartimento di Prevenzione generale del ministero della Salute, Gianni Rezza, nelle scorse ore ha parlato del rischio che possa diventare prevalente anche nel nostro Paese.
Per Rezza, ch eha sottolineato l'importanza del tracciamento e dell'identificazione delle varianti, a preoccupare è la capacità di trasmissione, che sarebbe superiore del 60% rispetto alla variante Alfa, ora prevalente in Italia. Ma dove e cosa si rischia?
Delta, Italia al 5° posto per diffusione
L’Italia è dunque al quinto posto al mondo, in quanto a rischio di contagi da variante Delta, secondo i dati della banca internazionale di dati genetici Gisaid e secondo le statistiche dell'istituto di ricerca belga Sciensano, riportate dal FT. Le stime indicano inoltre che la variante Delta è dominante in Gran Bretagna e Portogallo, dove la concentrazione è rispettivamente del 98% e il 96%. Seguono gli Stati Uniti con il 31%, quindi Italia (26%), Belgio (16%), Germania (15%), Francia (6,9%).
Il Financial Times attribuisce proprio alla variante Delta la causa del rialzo di contagi non solo nel Regno Unito, in Portogallo e Russia, ma anche un progressivo calo nella circolazione della variante Alfa. Questa tendenza non è invece ancora presente negli Stati Uniti, in Italia, in Belgio e in Germania, dove la variante Alfa sembra essere ancora quella decisamente dominante.
Variante Delta, i focolai in Italia
Oltre al focolaio in una palestra a Milano e a i casi nel Lazio e in Puglia, si segnalano nuovi contagi da variante Delta anche nel piacentino e cremonese. In sei giorni l’Ausl di Piacenza ha sequenziato, rintracciato e isolato 24 casi, che si riferirebbero a due aziende con 10 dipendenti contagiati e gli altri 14 che invece sono amici, conoscenti o parenti stretti degli infettati.
Lo scrive la Libertà avvertendo che, dal momento che i soggetti coinvolti utilizzano i mezzi pubblici, l’Ausl ha esortato a sottoporsi a tampone tutti i passeggeri delle linee interessate, ossia prevalentemente la Piacenza-Cremona, coperta da bus.