NextGenerationEU

Recovery Fund, PNRR Italia: erogati primi 24,9 mld di prefinanziamento

Arrivato a Roma il primo bonifico disposto da Bruxelles a titolo di prefinanziamento Ue del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR). Cifre, progetti e riforme.

Recovery Fund, PNRR Italia: erogati primi 24,9 mld di prefinanziamento

Come accordato tra Bruxelles e i 27 Paesi dell’Unione europea, in sede di trattativa dei criteri di accesso al maxi-fondo per la ripresa, NextGenerationEU ha mantenuto la parola erogando oggi un pre-finanziamento del 13% sul totale della dotazione di sovvenzioni e prestiti destinata al piano dell’Italia. L’importo del primo esborso al PNRR, ricevuto da Roma, è pari a 24,9 miliardi di euro.

 

Investimenti, riforme e cifre del Recovery Plan

È l’Italia uno dei primi Governi a ricevere un pre-finanziamento nell’ambito del Recovery Fund (RFF). Un primo pagamento per dare il via all’attuazione degli investimenti cruciali e delle misure di riforma delineate nel piano di ripresa e resilienza denominato “Italia Domani”. Un documento che ha ufficializzato il proprio endorsement da parte di Bruxelles con la visita della Presidente Von der Leyen a Cinecittà lo scorso 22 giugno. È sulla base dello stato di avanzamento di tali interventi ed ammodernamenti del sistema nazionale che la Commissione Ue autorizzerà le prossime erogazioni.

 

Il piano italiano riceverà un totale di 191,5 mld di euro nell’arco della sua durata (68,9 mld in sovvenzioni e 122,6 mld in prestiti). Il bonifico odierno fa seguito alla recente implementazione di successo delle prime operazioni di prestito nell’ambito di NextGenerationEU. Entro la fine dell’anno, Bruxelles intende raccogliere fino a 80 mld di euro in finanziamenti a lungo termine (da integrare con buoni Ue a breve termine, i cosiddetti EU-bills) per completare tutti i primi esborsi promessi agli Stati membri.

 

Nel complesso e in tutti i 27, riforme e investimenti del Recovery Fund nei 27 mobiliteranno più di 800 mld di euro (a prezzi correnti). L’obiettivo finale non è solo sostenere la ripresa dalla crisi pandemica, ma favorire anche i processi di coesione e la duplice transizione (verde e digitale) dell’economia europea.

 

 

Gentiloni: pre-finanziamento “passo concreto” verso la ripresa

NextGenerationEU rappresenta un’opportunità storica per investire nella forza dell’Italia”, ha dichiarato il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni. Ha spiegato come il pre-finanziamento sia il passo concreto verso la ripresa sostenibile che privilegia “un sistema di mobilità più verde, un aumento delle energie rinnovabili, la digitalizzazione delle imprese, la diffusione del 5G e della banda ultra-larga, una pubblica amministrazione più efficiente ed un contesto imprenditoriale più attraente e competitivo”.

 

Benifei (Pd), Recovery: impegno a Bruxelles “per un’Italia diversa”

Si parte!” – (non solo per le vacanze) ha esclamato via Twitter l’eurodeputato Brando Benifei (capodelegazione del PD all’Eurocamera) per annunciare un momento importante di effettiva “ripresa” dell’economia italiana.

 

Ci siamo battuti in Unione europea per stabilire questo anticipo sostanzioso, per utilizzarlo per ripartire al più presto. Per un’Italia diversa però: più sostenibile, più giusta, più digitale e più libera (...)”, ha puntualizzato oggi Benifei risaltando entità e scopo del pre-finanziamento.

 

Al lavoro sui target della transizione

L’Italia è già al lavoro per assicurarsi che i 32,1 mld destinati alla transizione verde (coperti dal pre-finanziamento) siano un boost per l’integrazione della rete ferroviaria ad alta velocità. Saranno così anche completati i corridoi ferroviari per il trasporto merci.

 

Tra gli esempi di interventi a livello locale, c’è l’estensione delle piste ciclabili e delle linee di metro, tram e bus a zero emissioni, la realizzazione di punti di ricarica per auto elettriche e di stazioni di rifornimento a idrogeno. Importanti anche i target di digitalizzazione a cui vanno 13,4, mentre 26 mld sono destinati a politiche sociali e del lavoro. Infine, alle riforme della PA e alla giustizia vanno 3,7 mld.

 

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