Le mutazioni del virus

Cos’è la variante Mu colombiana: diffusione ed efficacia vaccini covid

A segnalarla è il report periodico dell’Organizzazione mondiale della Sanità che l’ha classificata “variante di interesse”. Si valuta l’efficacia vaccinale

Cos’è la variante Mu colombiana: diffusione ed efficacia vaccini covid

L’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la nuova mutazione ed è stata proprio l'Oms a segnalarne l'identificazione.

Nota scientificamente come “B.1.621”, è chiamata "Mu" ed è stata scoperta per la prima volta in Colombia lo scorso gennaio. Ora la Mu è stata classificata dall’Oms come "variante di interesse", secondo quanto riporta l'agenzia Onu nel suo bollettino settimanale sulla pandemia.

Ecco cosa c’è da sapere.

 

Cos’è la variante Mu e quanto può destare preoccupazione

Secondo gli esperti, il fatto che la nuova mutazione sia stata definita “variante di interesse” rappresenta una prassi, dal momento che è stata isolata e se ne è individuata l’origine. Al momento è sotto l’attenzione delle autorità e la stessa Oms ha affermato che la variante ha mutazioni che indicano un rischio di resistenza ai vaccini.

È, dunque, la quinta Voi, “variante di interesse”, la cui rilevanza medica non si conosce ancora ma viene controllata con attenzione per la potenziale contagiosità e la capacità di eludere il sistema immunitario (caratteristica che potrebbe compromettere l'efficacia delle campagne vaccinali). Si aggiunge a Eta, Iota, Kappa e Lambda.

 

Cosa si sa della variante Mu

"Ha una costellazione di mutazioni che indica potenziali proprietà di fuga immunitaria" ha affermato l'Oms, che nel suo bollettino del 30 agosto, reso noto nelle scorse ore, chiarisce che nella totalità dei contagi mondiali rappresenta lo 0,1%. È soprattutto presente in Colombia ed Ecuador, dove cresce la sua diffusione, che è arrivata rispettivamente al 39% e al 13%.

"Va tenuta sotto controllo, come tutte le varianti che sembrano avere una diffusione rapida quando vengono isolate. Anche perché ha una carta d'identità genetica che suggerisce una maggiore contagiosità - ha dichiarato all'Adnkronos Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.

 

Differenze e similitudini con la Delta

Quanto ai potenziali rischi di un aumento di contagi, come accaduto con la variante Delta ora prevalente, Maga spiega: “È inclusa nei protocolli di sorveglianza per verificare se si tratta di un fenomeno locale, che si riesce a confinare nel Paese d'origine, o se ha un potenziale di diffusibilità elevato. Al momento, non è possibile fare nessuna valutazione certa”.

Quanto all’efficacia rispetto ai vaccini, l’esperto spiega che “Anche la Delta, inizialmente, si pensava avesse la capacità di evadere la risposta del vaccino. Invece abbiamo visto che è più contagiosa e aumenta il numero di casi tra persone con una dose, mentre il ciclo completo è ancora efficace. Le previsioni sono sempre un po’ azzardate”.

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