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Groviglio centrodestra

Berlusconi e la leadership di Meloni che proprio non vuole riconoscere

Il Cav all’attacco, la leader di FdI in difficoltà più di prima. Le dichiarazioni su Putin fanno il giro del mondo, non è più solo questione di ministri

Berlusconi e la leadership di Meloni che proprio non vuole riconoscere

Non è solo questione di ministri. Quello che sta accadendo in queste ore nel centrodestra riguarda il riconoscimento della leadership di Giorgia Meloni che Berlusconi sta facendo di tutto per non ammettere. Le dichiarazioni di ieri del leader di Forza Italia – prima su Maria Elisabetta Casellati ministro della Giustizia, su cui ci sarebbe stato il ‘sì’ della premier in pectore, poi quelle sull’amicizia ancora solidissima con Vladimir Putin - rimettono in discussione ogni intesa siglata lunedì nella sede di Fratelli d’Italia a Roma. Ma, soprattutto, sparigliano le carte e lanciano messaggi chiari al primo partito della coalizione e alla sua presidente. Persino in politica estera adesso Giorgia Meloni non può dare nulla per scontato. Dunque, non solo si fa ogni giorno più difficile il cammino verso la formazione del nuovo esecutivo, ma diventa sempre più ardua la possibilità che la maggioranza uscita dalle elezioni del 25 settembre possa assicurare una tenuta a lungo termine.

 

Le picconate di Berlusconi affossano la compattezza della coalizione su temi cruciali, su cui il nuovo governo non può permettersi tentennamenti. Le dichiarazioni su Putin sono state rilanciate immediatamente dai media russi e dai principali organi di informazione americani creando un caso internazionale. La percezione che si ha in Fratelli d’Italia è che per quanto possano essere considerate ‘parole in libertà’, di certo quelle del cavaliere non sono state pronunciate a caso. Ora è gelo di Giorgia Meloni e dei suoi fedelissimi ma c’è il convincimento che ormai Forza Italia o, almeno una parte di essa, stia palesemente remando contro. Meloni è ancora incredula rispetto a quanto accaduto. Il fondatore di FI peraltro ha travalicato l’aspetto politico passando a quello personale quando ha citato “l’uomo di Meloni che lavora in Mediaset’. Un altro colpo basso. Per non parlare del ministero della Giustizia, su cui per il leader azzurro è già deciso il nome di Casellati mentre nessuna conferma è mai arrivata da FdI.

 

Cosa accadrà nelle prossime ore è difficile da prevedere. I continui strappi di questi giorni danno il segno che stiamo assistendo a un costante logoramento dei rapporti tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Matteo Salvini per ora sta a guardare e non vuole entrare nella diatriba. Ma è facile pensare che ulteriori ‘scosse’ finiranno per avere ripercussioni su tutti, neanche la Lega può pensare di uscirne indenne.  

 

Intanto, tra le forze di minoranza, si leva la voce di Enrico Letta, segretario del Pd: “Meloni è sicura che sia l’opposizione a danneggiare l’Italia all’estero?”. Il riferimento è ovviamente ai legami ammessi da Berlusconi con lo ‘zar’, che tanto fanno comodo al Cremlino quanto mettono in allarme Washington e lo stato maggiore della Nato. In questo groviglio che è il centrodestra è lampante che il numero uno di FI stia agendo per dividere e non per unire. Con un dato che emerge con nettezza: si è ripreso la scena nella convinzione di essere ancora il leader del centrodestra e l’artefice della futura linea dell’esecutivo che dovrebbe nascere. Le urne dicono che non è così ma Berlusconi a fare il secondo o il terzo della coalizione proprio non ci vuole stare.

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