Il dibattito sulle sfide europee

Il Pd lancia il suo Forum sull’Europa: le parole di Prodi e Schlein

Il Partito Democratico ha organizzato una due giorni di dibattiti e proposte sul futuro dell’Unione europea, in contrapposizione alla destra sovranista

Il Pd lancia il suo Forum sull’Europa: le parole di Prodi e Schlein

Il Partito Democratico ha dedicato il suo fine settimana a discutere e progettare l'Europa che vuole: una Europa solidale, verde e giusta, in grado di affrontare le sfide globali e di garantire il benessere dei suoi cittadini. Un'Europa diversa da quella che propone la destra sovranista, che vuole indebolire le istituzioni comunitarie e minare la coesione tra i Paesi membri.

 

Il discorso sull'Europa di Prodi

Uno dei momenti più attesi è stato il “Discorso sull'Europa” di Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea e due volte presidente del Consiglio. Prodi ha sottolineato la necessità di una difesa comune europea, che non implichi un aumento delle spese militari, ma una maggiore integrazione e cooperazione tra gli Stati membri. Ha inoltre invitato il Pd a procedere con il necessario equilibrio tra radicalismo e riformismo, senza cadere nelle trappole della destra populista e sovranista, che vuole indebolire l'Europa e i suoi valori.

 

Il dibattito sulle sfide dell'Europa progressista

Dopo il discorso di Prodi, si è svolto un dibattito sulle sfide dell'Europa progressista, con la partecipazione di Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e attuale presidente dell'Istituto Jacques Delors, Mariana Mazzucato, economista e autrice di libri sul ruolo dello Stato nell'innovazione, e Lucrezia Reichlin, docente di economia alla London Business School. I relatori hanno affrontato temi come la transizione ecologica, la digitalizzazione, la coesione sociale, la governance economica e la democrazia partecipativa.

 

l report di Schlein: il Pd è un vero partito, non un comitato elettorale

A chiudere la due giorni è stata la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha presentato il report sulle sessioni di lavoro e il Forum Europa, lo spazio permanente di confronto e proposta sulle questioni europee. Schlein ha ribadito la vocazione europeista del Pd, contrapponendola alla visione sovranista della destra. Ha criticato duramente la proposta di introdurre il premierato, definendola scellerata e antidemocratica, e ha denunciato il comportamento di Giorgia Meloni, che ha bloccato la proposta di salario minimo presentata dalle opposizioni. 

 

Schlein: l'Europa non si ricatta, si costruisce con intelligenza

Nel suo intervento, Schlein ha anche affrontato alcuni temi di politica internazionale, sottolineando la posizione del Pd a favore della pace e del diritto internazionale. Ha attaccato il governo per il suo atteggiamento sul Mes, definendolo un ricatto inaccettabile verso il resto dell'Europa. Ha spiegato che ratificare le modifiche al Mes non significa attivarlo, ma solo consentire agli altri Paesi di usufruirne. Ha accusato il governo di non essere capace di fare questa distinzione e di dover cambiare mestiere.

 

Schlein e l'Ucraina

Schlein ha poi espresso la solidarietà del Pd all'Ucraina, che sta subendo il veto di Orban sul bilancio europeo e su 50 miliardi di aiuti economici. Ha detto che il Pd è per il rispetto del diritto internazionale e contro la revisione dei confini con la forza. Ha chiesto all'Unione europea di avere un ruolo più attivo e unitario nella diplomazia e nella politica, per contribuire a porre fine alla guerra e a instaurare una pace giusta. Ha affermato che per il Pd lavorare per la pace non è un'utopia, ma un dovere.

 

e la Palestina 

Schlein ha anche parlato della situazione drammatica a Gaza, dove si sta verificando un inferno umanitario, come denunciano le Nazioni Unite. Ha sostenuto il ruolo dell'Onu nel promuovere gli sforzi multilaterali, non da attaccare, ma da rafforzare. Ha chiesto una Conferenza di pace, per rilanciare il processo verso la soluzione dei due popoli, due Stati, che altrimenti resterebbe una vuota retorica. Ha ricordato che Israele ha il diritto di esistere in pace e sicurezza, ma che anche la Palestina ha bisogno di un pieno riconoscimento da parte della comunità internazionale. Ha detto che per costruire la pace bisogna trovare gli interlocutori giusti, sia dal lato palestinese che israeliano. Ha escluso Hamas, un'organizzazione terroristica, ma anche il governo israeliano attuale, con estremisti di destra che alimentano le violenze dei coloni in Cisgiordania, che espandono insediamenti illegali e colpiscono obiettivi come scuole finanziate dall'UE, violando il diritto internazionale umanitario.

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