Nel decreto omnibus Asset e investimenti

Caro-voli, arriva la stretta sugli algoritmi che decidono il prezzo

Il meccanismo di fissazione del prezzo sarà vietato per i voli che collegano le isole, in caso di super domanda, se profilazione web determina un rincaro

Caro-voli, arriva la stretta sugli algoritmi che decidono il prezzo

Sul tavolo del CdM di domani, lunedì 6 agosto 2023, arriva il decreto omnibus Asset e investimenti contenente diversi provvedimenti riguardanti diverse materie tra cui il caro-voli con l’obiettivo del Governo di imporre una stretta (immediatamente operativa) agli algoritmi che determinano i costi delle tratte. 

Detto meccanismo infatti in grado di intercettare l’interesse dei viaggiatori su un determinato volo e calcolare istantaneamente il prezzo e dunque il rialzo delle tariffe, sarà vietato in presenza di alcune condizioni. In primis ci sarà il divieto della fissazione dinamica, in base al tempo della prenotazione, sulle rotte nazionali che collegano le isole e se in presenza di un picco della domanda l’aumento del prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, è superiore al 200% rispetto alla tariffa media del volo.

Inoltre ci sarà il divieto di applicare le tariffe in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, se questo comporta un pregiudizio economico.

 

Il livello massimo tariffario diventa requisito nel bando

L’esecutivo tramite il decreto Asset e investimenti metterà anche un tetto alle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico. Secondo la bozza del provvedimento, l’amministrazione competente fissa «i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». 

Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta.

 

Un'ottima notizia per i consumatori

«Ottima notizia. Finalmente un provvedimento contro l’inflazione». E’ il commento di Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori. «Ci riserviamo, ovviamente, di esprimere un giudizio articolato e finale quando potremo esaminare il testo, che comunque va nella direzione da noi auspicata. Diciamo subito, però, che sarebbe stato meglio vietare l’uso degli algoritmi senza se e senza ma, non solo a determinate condizioni», secondo Dona.

«Un testo, insomma, da migliorare, a cominciare dal fatto che il divieto entra in vigore solo se il prezzo supera del 200% la tariffa media, una soglia decisamente troppo elevata che corrisponde al triplo rispetto al prezzo normale. Inoltre aumentare la tariffa a seconda di chi sta prenotando, in base alla profilazione web dell’utente o se usa un dispositivo più costoso, andrebbe proibito sempre e comunque».

 

Plauso di agenzie di viaggio e tour operator

Plauso all’iniziativa dell’esecutivo anche dal settore delle agenzie di viaggio e del turismo organizzato.

«Il trasporto aereo è una delle voci più consistenti sul prezzo dei pacchetti turistici quando ci si sposta in aereo, quindi anche i rincari dei voli hanno fatto lievitare i costi delle vacanze», per il presidente di Assoviaggi-Confesercenti Gianni Rebecchi.

«Prevediamo con il nostro centro studi che anche ad agosto gli aumenti possano arrivare al 45% con punte del 50%, tenendo presente che a giugno ci sono stati rincari fino al 60%». Tuttavia, quanto alla stretta sugli algoritmi che determinano le tariffe delle prenotazioni online, «al di là dell’intervento sull’algoritmo bisognerebbe capire soprattutto cosa succede su rotte servite da una sola compagnia o qualcosa del genere». Le compagnie aeree infatti «sono dotate di sistemi molto complessi, come anche le strutture ricettive, - spiega Rebecchi - che offrono sul mercato tariffe sulla base del riempimento e sulla base delle richieste per una determinata rotta».

Dunque «se dal Nord Italia devo arrivare ad esempio a Lamezia Terme e c’è solo una compagnia che raggiunge quella destinazione è evidente che se quella rotta è altamente richiesta, se c’è traffico, le tariffe non si abbasseranno mai».

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