Elezioni, le tappe verso la formazione del nuovo esecutivo Meloni
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Dopo la pausa per le consultazioni interne alla maggioranza uscita dalle elezioni, inizia l'iter formale per l'insediamento del nuovo esecutivo.
Il primo passaggio è fissato per giovedì 13 ottobre, quando sono eletti i presidenti di Camera e Senato. Poi l'avvio delle consultazioni con il Quirinale.
Ecco cosa è previsto prima che si insedi il Governo a guida di Giorgia Meloni, premier in pectore.
L'elezione dei presidenti di Camera e Senato
Mentre infuria il toto-ministri e si limano le ultime "spigolature" all'interno della coazioni di centro-destra, è ormai tempo di muovere i primi passi formali verso l'insediamento del nuovo esecutivo.
La procedura formale prevede per prima cosa l'elezione dei presidenti di Montecitorio e di Palazzo Madama, che avverrà giovedì 13 ottobre a partire dalle 10 da parte dei 200 senatori e 400 deputati.
Si tratta di un numero inferiore rispetto al passato, dopo il taglio del numero dei parlamentari.
Dopo la costituzione del'Ufficio provvisorio di Presidenza, si procede con la Giunta delle elezioni (anch'essa provvisoria) e la proclamazione degli eletti, che poi voteranno per il nuovo presidente, iniziando da Montecitorio. A presiedere la seduta sarà Ettore Rosato, Italia Viva, in quanto vicepresidente anziano nella scorsa legislatura.
Come si eleggono i Presidenti
Il voto dei nuovi Presidenti è segreto e occorre che il candidato ottenga i due terzi dei voti della Camera, comprese le schede bianche. Si prevede che solo dalla quarta tornata si possa avere il nome definitivo, perché sarà sufficiente la maggioranza assoluta, cioè 201 voti.
I tempi non dovrebbero essere lunghi, perché la maggioranza può contare su 237 deputati.
Sempre giovedì si procederà anche alla scelta del nuovo Presidente di Palazzo Madama, dalle 10.30.
In questo caso a presiedere la seduta dovrebbe essere Liliana Segre, che prenderà il posto di Giorgio Napolitano (il più anziano tra i Senatori, ma con problemi di salute).
Qui il centro-destra conta su 113 senatori quindi il nome del Presidente potrebbe uscire dalla prima tornata (occorre una maggioranza assoluta pari a 104 voti).
I gruppi parlamentari
Una volta insediati i nuovi presidenti di Camera e Senato, si procede con la costituzione dei gruppi parlamentari, che dovrebbe avvenire tra sabato e domenica.
A questo punto l'iter prevede l'elezione dei capigruppo, che saranno quelli che saliranno al Colle.
Le consultazioni al Quirinale
A questo punto prenderanno il via le consultazioni formali con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che riceverà al Quirinale per primi i presidenti emeriti e successivamente proprio i presidenti dei due rami del Parlamento.