Stati Generali ultime notizie: Conte e Bonomi a confronto

Il presidente di Confindustria, dopo aver denunciato gravi ritardi sulla cassa integrazione, ha chiesto al governo misure a sostegno della liquidità

Stati Generali ultime notizie: Conte e Bonomi a confronto

Stati Generali ultime notizie 17 giugno 2020: Il premier Conte ha invitato imprese, commercianti e artigiani a "continuare un dialogo per mettere a fuoco la messa a terra degli interventi economici fatti e monitorare l’impatto che stanno avendo e nel caso predisporci a qualche nuovo intervento che non possiamo escludere".

 

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, dopo aver denunciato gravi ritardi sulla cassa integrazione, ha chiesto al governo misure a sostegno della liquidità. "La Cassa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per le ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno della liquidità. Le misure economiche Bandiera italiana si sono rivelate più problematiche di quelle Bandiera dell'Unione Europea", ha dichiarato il numero uno di Viale dell'Astronomia.

 

Stati Generali: Conte e Bonomi a confronto sul Recovery Plan 

Botta e risposta tra Conte e Bonomi prima degli Stati Generali di oggi pomeriggio, durante i quali il presidente del Consiglio incontrerà imprese, commercianti e artigiani.

 

Per la ripresa economica e sociale dell’Italia, duramente colpita dalla pandemia, serve il confronto e l’incontro tra due ideologie apparentemente diverse ma entrambe importanti e necessarie. Sostenere imprese e famiglie nel momento del bisogno per poi passare immediatamente alle riforme. La crisi ha messo in evidenza i punti fragili del sistema Italia e questa deve essere l’occasione giusta per migliorare e ripartire, per far tornare l’Italia ad essere il grande paese industrializzato che è sempre stato.

 

Bonomi attacca e Conte risponde

Sembra piuttosto difficile che tra Conte e Bonomi nasca un’amicizia. La conferma è arrivata dalle ultime dichiarazioni dei due leader, che sottolineano la diversità di vedute su come affrontare la crisi da coronavirus.

 

Il nuovo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dopo aver dichiarato a metà maggio che l’esecutivo stava facendo più danni del coronavirus, ha continuato ad incalzarlo sostenendo che il governo sinora non ha presentato un piano concreto e dettagliato per la ripresa economica. Irritato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha prontamente risposto alle accuse in un’intervista a Fanpage. "Mi dicono che quando c'è un nuovo insediamento c'è una certa ansia da prestazione politica. Io dal dottor Bonomi e da tutti gli associati mi aspetto un'ansia da prestazione imprenditoriale, è questo il loro scopo".

 

Conte ha ribadito: "Noi saremo al loro fianco per promuovere il Made in Italy anche all'estero, per sostenere l'export, per aiutarli anche per quanto riguarda la domanda interna, che è in forte calo. Noi ci saremo, tranquilli. Ma vedo che c'è una vena polemica in queste prime dichiarazioni".

 

Conte: "La situazione è drammatica ma siamo fiduciosi”

Il premier sembra essere consapevole delle difficoltà economiche che l’Italia dovrà affrontare a causa del coronavirus, ma non sembra essere affatto preoccupato. "La situazione è drammatica ma siamo fiduciosi, perché in Europa è maturata la convinzione che solo una risposta forte, coesa e coordinata possa consentire di far fronte a questo shock. Che da subito si capiva che avrebbe colpito tutti, a livello globale", ha dichiarato Conte.

 

Preoccupanti sono però i dati sul disagio sociale, che fanno temere la nascita di milioni di nuovi poveri, 1 milione solo tra i bambini. Secondo Confcommercio ad aprile il Misery Index è quasi raddoppiato portandosi a 41,9 punti, con un incremento di 22 punti in un solo mese, a seguito del peggioramento del mercato del lavoro.

 

Stati Generali: al via lo scontro Governo-Confindustria

Gli Stati Generali di oggi pomeriggio, durante i quali il presidente del Consiglio incontrerà imprese, commercianti e artigiani, saranno una nuova occasione per mettere a confronto le idee dell’Esecutivo e quelle di Viale dell’Astronomia.

 

Intanto il presidente di Confindustria ha bocciato il Recovery Plan italiano di Conte, definendolo “assistenzialista” e “statalista”. I rappresentanti delle industrie sembrano aver perso la fiducia nel governo, ritenendolo incapace di gestire la ripartenza del Paese. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Messaggero, che cita fonti di Confindustria, il premier “è succube dell'ideologismo e dell'assistenzialismo a 5Stelle, continua a rinviare i dossier più delicati, si dimostra incapace di sfruttare la grande occasione rappresentata dalla valanga di finanziamenti europei che si sta per riversare sull'Italia. Chiacchiera e non fa nulla. Basta guardare l'assurdo dibattito sul Fondo salva Stati”.

 

Bonomi: “Mi aspettavo dal governo un piano ben dettagliato”

Bonomi si presenterà a Villa Pamphilj con il volume “Italia 2030”, che nella prefazione recita: “È mancata finora una qualunque visione sulla Fase 3, da far seguire a chiusure e riaperture. La fase cioè in cui definire sostegni immediati alla ripresa di investimenti per il futuro, riprendendo e potenziano in toto l’impianto d’Industria 4.0” e “affiancandovi un grande piano Fintech 4.0”. Le misure adottate dell'esecutivo, continua il leader degli industriali, “hanno il grande demerito di essere state decise senza prestare alcun orecchio alle esigenze delle imprese”.

 

In un’intervista al quotidiano francese Les Echos, Bonomi ha spiegato che “l’Italia sta scegliendo di favorire l’assistenza invece di liberare l’energia del settore privato”.

 

Per il leader di Confindustria il governo ha commesso un altro grave errore: non ha “approfittato dei due mesi di lockdown e di emergenza sanitaria per definire una metodologia di prevenzione basata sulla raccolta di dati ricavati da tamponi e test sierologici di massa, da convogliare con tecnologie digitali a presidi di medicina territoriale per la diagnostica precoce, così da rendere possibili eventuali restrizioni ma solo su base microgeografica”. Tale mancanza ha pregiudicato l’andamento dell’economia italiana, condannandola a perdere oltre il 9% nel 2020, con tutte le conseguenze che ne deriveranno a livello economico e sociale.

 

Per il futuro Bonomi auspica una "democrazia negoziale"

Per il futuro Bonomi auspica una “democrazia negoziale”, costruita su un dialogo continuo tra le parti. In particolare, parla di “una grande alleanza pubblico-privato su cui il decisore politico non ha delega insindacabile per mandato elettorale, ma con cui esso dialoga incessantemente attraverso le rappresentanze di impresa, lavoro, professioni, terzo settore, ricerca e cultura”.

 

Si aspetta un “rapido e massivo” utilizzo delle ingenti risorse che l’Ue ha messo a disposizione dell’Italia, ovvero “più di 110 miliardi di euro impegnabili a breve”. Bonomi si dice contrario ai bonus a tempo e più in generale “a una nuova spesa sociale con improvvisati nuovi strumenti che si sommino confusamente alla congerie esistente”, sperando in una riforma fiscale che contempli una seria riduzione della quota di cuneo fiscale a carico delle imprese e in una riforma degli ammortizzatori sociali.

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