La nuova stretta di Natale

Lockdown a Natale 2020: cosa cambia in Italia? Zona rossa e arancione

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Lockdown a Natale 2020: cosa cambia in Italia? Zona rossa e arancione

Il governo Conte ha approvato un nuovo decreto legge con le nuove misure restrittive che di fatto hanno portato ad nuovo lockdown in Italia dalla vigilia di Natale 2020 a Santo Stefano e poi dal 31 dicembre a Capodanno fino al 6 gennaio, solo nei giorni festivi e prefestivi, consentendo l’apertura dei soli servizi essenziali.

 

"Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull'intero territorio nazionale si applicano le misure del dpcm del 3 dicembre sulle zone rosse, nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure sulle zone arancioni," si legge nel decreto.

 

Come di consueto il nuovo decreto di Natale è stato accompagnato dalla consueta conferenza stampa di Conte. 

 

Decreto di Natale 2020 cosa prevede:

A dare la conferma della volontà del governo di intervenire con nuove misure restrittive per le festività natalizie è stata data direttamente dal premier Conte nell'intervista concessa a La Stampa: "Si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane. Abbiamo chiesto agli italiani, nei festeggiamenti in casa, di evitare di ricevere persone abitualmente non conviventi. Ovviamente queste sono regole non vincolanti, perché non possiamo dettare i comportamenti nelle case private. Ma sono comunque essenziali, per tutelare la salute di tutti. E quando leggo di persone che si stanno adoperando per organizzare feste clandestine a Capodanno, beh, questo fa male. Chi partecipa a questi veglioni proibiti mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene

 

Ecco quindi approvato ed entrato in vigore il nuovo decreto di Natale 2020 con misure urgenti per evitare la terza ondata covid in Italia. Previsto il lockdown Natale 2020 zona rossa per i giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio e regole Regioni arancioni per gli altri giorni. Ecco le misure:

 

Zona rossa i giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio 2021:

  • Si può uscire di casa solo per ragioni di lavoro, necessità, salute.

  • È possibile ricevere in casa dalle 5 alle 22  sino a due persone non conviventi che potranno portare con sé i figli minori di 14 anni, i conviventi disabili e quelli non autosufficienti.

  • Consentita attività motoria nei pressi della propria abitazione e quella all’aperto in forma individuale.

  • Chiusi gli esercizi commerciali, i centri estetici, ristoranti e bar tranne per asporto e domicilio.

  • Restano aperti supermercati, edicole, farmacie, negozi di prima necessità, barbieri, edicole, parrucchieri.

 

Zona arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.

  • E' possibile spostarsi all’interno del proprio comune di residenza senza giustificare il motivo.

  • Consentiti gli spostamenti tra comuni fino a 5000 abitanti fino a un raggio di 30 km, ma non ci si può spostare nei capoluoghi di provincia.

  • Chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e domicilio.

  • Esercizi commerciali aperti fino alle 21.

 

Nuove misure di ristoro:

Viste le difficoltà economiche richieste agli operatori coinvolti in queste misure, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, nuove misure di ristoro che dispone l’immediato ristoro economico, con un ammontare pari a 645 milioni di euro, a favore di bar e ristoranti che saranno chiusi. Riceveranno il 100% di quanto già ricevuto nel primo decreto. Con un nuovo decreto ristori di gennaio si provvederà a compensare perdite anche agli altri operatori che non si riesce a ristorare ora, con interventi perequativi.

 

Lockdown a Natale 2020, dal 24 dicembre al 6 gennaio: ITALIA ZONA ROSSA

Italia zona rossa nei festivi e prefestivi con chiusura dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 6 gennaio, escluso il 4 gennaio. E' questa una delle due ipotesi più accreditate per il DPCM 18 dicembre 2020, che dovrebbbe essere firmato oggi o domani. Nello specifico:

 

Dal 24 dicembre al 27 dicembre LOCKDOWN

  • Parte l'Italia in zona rossa: chiusi dunque i negozi, bar e ristoranti. Aperti, con gli orari soliti dei giorni festivi, solo gli alimentari, le farmacie, i tabacchi, edicole e librerie.

  • Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. 

  • Si potrà uscire per andare a Messa ma non per andare a casa di parenti. 

  • Pranzi e cene di Natale se non con il nucleo convivente ma potrebbe esserci la deroga per due congiunti stretti: genitori anziani, figli o partner fissi. 

  • Consentita l'attività sportiva o motoria;

  • Consentita l'uscita (solo 1 persona) per assistere chi non è autosufficiente.

 

Dal 31 dicembre ( no il 4 gennaio) al 6 gennaio LOCKDOWN:

  • Blocco totale degli spostamenti tra Regioni e anche all’interno dei Comuni. Si potrà uscire solo con autocertificazione da giovedi 31 dicembre a domenica 3 gennaio 2021.

  • Negozi chiusi fatta eccezione per i generi di prima necessità.

 

Dal 28 dicembre al 30 dicembre e 4 gennaio Zona ARANCIONE

Dal 28 al 30 dicembre e 4 gennaio, regole zone arancioni:

  • Da lunedi 28 dicembre a mercoledi 30 dicembre e il 4 gennaio l'Italia torna con la riapertura dei negozi.

  • Coprifuoco alle 22;

  • Divieto di spostamento tra le regioni. Ci si potrà muovere liberamente nel proprio Comune e all’interno della propria regione. In Abruzzo, se resterà arancione, i bar e i ristoranti dovranno rimanere chiusi e non si potrà uscire dal proprio Comune tranne che per i motivi di lavoro, salute e necessità. 

  • Consentiti gli spostamenti tra comuni fino a 5000 abitanti fino a un raggio di 30 km, ma non ci si può spostare nei capoluoghi di provincia.

 

Dal 7 gennaio 2021 si riapre:

  • Dal 7 gennaio alla Befana l'Italia riapre con i negozi, ristoranti e bar;

  • Coprifuoco alle 22;

 

Documento Cts, a Natale: stop spostamenti, controlli e coprifuoco alle 18

Nel documento del Comitato Tecnico Scientifico che il Cts ha presentato al governo c'è la palese richiesta di una nuova stretta da applicare nel periodo natalizio al fine di evitare i pericolosi assembramenti visti negli ultimi giorni. Il Cts chiede pertanto di introdurre le più rigide regole delle zone rosse nelle date che vanno dal 24 dicembre al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Il compromesso a cui starebbe pensando il governo è di optare per una grande zona arancione in tutta Italia dal 20 dicembre al 6 gennaio e una zona rossa nei festivi e nei prefestivi. In modo da evitare i rischi legati a cenoni e veglioni, anche clandestini. 

 

Il documento del Cts, come scrive La Stampa, si basa su 4 punti fondamentali: 

  • "potenziare i meccanismi di controllo per garantire il rispetto delle norme in vigore";

  • "limitare ulteriormente la circolazione interregionale";

  • "limitare la circolazione, ad esempio anticipando l’orario di rientro nelle abitazioni"; 

  • "ridurre i contesti che fanno rischiare gli assembramenti".

Ciò che chiede il Cts è quindi di anticipare il coprifuoco alle 18 o alle 20 e dare lo stop totale dei movimenti che mal si combina con le notizie di apertura agli spostamenti tra Comuni con meno di 5.000 abitanti o con il criterio dei chilometri o dell'ambito provinciale, attualmente in discussione.

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