Caos USA

Trump rischia la rimozione immediata. Cos’è il 25° emendamento

Il presidente uscente potrebbe essere sospeso anche prima del 20 gennaio. I poteri passerebbero al vice, Mike Pence. Ecco perché e cosa potrebbe succedere

Trump rischia la rimozione immediata. Cos’è il 25° emendamento

Un’uscita di scena immediata, una sorta di “radiazione”, con ignominia. Rischia di finire così il mandato presidenziale di Donald Trump, dopo che i funzionari dell’Amministrazione Usa hanno iniziato a esaminare la possibilità di invocare il 25esimo emendamento, che porterebbe a una sua rimozione immediata dall’incarico. Ecco di cosa si tratta.

 

Rimozione Trump: Cos’è il 25°emendamento

Si tratta di una misura straordinaria, che consentirebbe di sospendere Donald Trump, con effetto immediato, senza dunque attende il 20 gennaio, giorno della cerimonia ufficiale di insediamento del 46esimo Presidente statunitense, Joe Biden, alla Casa Bianca. La destituzione del Presidente dall’incarico è prevista nel caso in cui questo venga riconosciuto incapace di “'adempiere ai poteri e ai doveri della carica”.

 

Chi ha chiesto il ricorso al 25° emendamento

La valutazione del ricorso al 25° emendamento è arrivata dalla Commissione giudiziaria della Camera Usa. A farlo sapere è stato il deputato democratico, David Cicilline, dal proprio account Twitter, dove ha pubblicato una lettera firmata anche da altri 18 parlamentari. Il Presidente Trump “ha confermato di non essere mentalmente sano – si legge - e ancora incapace di accettare i risultati delle elezioni del 2020. Per il bene della democrazia vi esortiamo con forza a invocare il 25° emendamento e iniziare il processo di rimozione del presidente Trump: ha dimostrato più volte di non essere adatto a proteggere la nostra democrazia e a svolgere i suoi compiti” hanno scritto i parlamentari rivolgendosi a Mike Pence. 

 

A chi spetta il compito di decidere 

La decisione, infatti, spetta al vicepresidente uscente, Mike Pence, che si è già smarcato da Donald Trump dopo le vicende dell'assalto a Washington e che troverebbe anche il sostegno di molti repubblicani. Tra i favorevoli ci sarebbe anche il Presidente e Amministratore delegato della National Association of Manufacturers, Jay Timmons, che in passato aveva invece supportato il tycoon e che ora dice: “Questa non è legge e ordine (law and order è stato uno degli slogan di Trump, NdR). Questo è il caos. È pericoloso. Questa è sedizione e dovrebbe essere trattata come tale”. “Il presidente uscente ha incitato alla violenza nel tentativo di mantenere il potere e qualsiasi leader eletto che lo difende sta violando il giuramento alla Costituzione e rifiutando la democrazia a favore dell'anarchia. Chiunque indulga a teorie del complotto per raccogliere fondi per la campagna è complice”, ha aggiunto Timmons.

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