Come cambiano gli indennizzi

Fondo perduto: le novità sugli indennizzi nel decreto Ristori 5

Il decreto non è stato ancora approvato ma molti contenuti sono ormai noti, come i contributi a fondo perduto che però questa volta saranno generalizzati

Fondo perduto: le novità sugli indennizzi nel decreto Ristori 5

Si parla ormai da più di un mese del decreto Ristori 5, la cui approvazione è stata più volte rinviata a causa della crisi di governo scatenando le ire di milioni di lavoratori in attesa degli indennizzi per le recenti chiusure legate alla pandemia da Coronavirus.

 

Il decreto non è stato ancora approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale ma molti contenuti sono ormai noti, come i contributi a fondo perduto che però questa volta subiranno importanti modifiche rispetto a quelli precedenti, nati con il decreto Rilancio.

 

Vediamo quali sono le novità dei contributi a fondo perduto contenute nel decreto Ristori 5.

 

Nuovi contributi a fondo perduto nel decreto Ristori 5

È slittata a marzo l’approvazione del decreto Ristori 5 a causa della crisi di governo, provvedimento per il quale è stato già chiesto uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro.

 

Il decreto Salva-imprese, così è stato ribattezzato, dovrebbe contenere nuove misure a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie per la crisi Covid.

In arrivo:

 

Come cambiano i contributi a fondo perduto con il decreto Ristori 5: saranno generalizzati anche per Partite Iva

La storia dei contributi a fondo perduto nasce con il decreto Rilancio e si evolverà con il decreto Ristori 5 di prossima approvazione. Gli indennizzi per le attività maggiormente penalizzate dalla pandemia, infatti, si apprestano a cambiare meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari anche alle Partite Iva.

 

Gli indennizzi non si baseranno più sul codice Ateco di appartenenza dell’attività commerciale, ma saranno aperti a tutte le categorie, comprese le Partite Iva.

 

In attesa della pubblicazione ufficiale possiamo prevedere per la modalità di calcolo che gli aiuti verranno erogati solamente sulla base del criterio della perdita di fatturato, forse del 33% in un anno e non più solo da aprile 2019 ad aprile 2020.

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