Covid-Il punto quotidiano

Vaccini e Covid: le novità dall’estero, le varianti e i nuovi focolai

Iss: possibile innalzamento della quarantena a 21 per le varianti. Intanto Parigi in ginocchio per la mutazione inglese, fine analisi dell’Onu a Wuhan

Vaccini e Covid: le novità dall’estero, le varianti e i nuovi focolai

Proprio mentre gli esperti dell’Onu annunciato di avere finito le analisi nella città di Wuhan, in Cina, da dove un anno fa iniziò la diffusione del virus, arrivano notizie preoccupanti dalla Francia, dove a Parigi la variante inglese è considerata la responsabile del 38% dei contagi. La stessa mutazione, intanto, in Italia spinge gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità a valutare un possibile allungamento della quarantena a 21 giorni.

Ecco il punto quotidiano.

 

Iss, possibile quarantena a 21

Inizialmente era a 14 giorni, poi la quarantena è stata abbassata a 10 giorni, mentre in alcuni Paesi come la Francia si è optato fin da subito per un periodo di isolamento più corto di soli 7 giorni. Ora la presenza di varianti, soprattutto in Regioni del centro Italia come l’Umbria dove sono scattate zone rosse, preoccupa e spinge il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità a valutare un prolungamento a 21 giorni. A fornire indicazioni saranno i tecnici del CTS.

 

Variante inglese nei bambini in Umbria

Proprio la situazione dell’Umbria preoccupa per la diffusione della variante inglese, in particolare nei bambini. "Nell’ultimo monitoraggio dell’Associazione italiana di epidemiologia abbiamo visto un aumento dei casi fra i bambini sotto ai dieci anni. È la prima volta che notiamo un segnale del genere. Il virus potrebbe diffondersi in una categoria finora poco toccata, che rischia di portare i contagi in famiglia" ha spiegato l’epidemiologa Stefania Salmaso.

 

Vaccini Covid: 4 mesi per adattare il siero alle varianti

“La variante inglese non sembra dare problemi. Diverso invece il discorso per i ceppi brasiliano e sudafricano. Lì il potere neutralizzante cala con tutti i tipi di vaccino. Quelli a Rna partono comunque da un livello alto: l’abbassamento non dà troppi problemi. Anche Novavax e Johnson&Johnson restano al di sopra del 50% di efficacia, un livello accettabile. Per AstraZeneca invece abbiamo visto ieri in questo piccolo studio in Sudafrica che la protezione si riduce quasi a zero. È un dato estremamente preoccupante, che ha spinto le autorità sudafricane a ridiscutere l’uso del vaccino". Così Marco Cavaleri, responsabile vaccini e terapie contro il Covid per l'Agenzia europea del Farmaco (Ema).

 

Francia, boom di contagi per variante inglese

La mutazione inglese è responsabile di poco meno del 38% dei contagi (37,7%) nell'Ile-de-France, la regione di Parigi, secondo i dati del laboratorio Bigroup di Neuilly-sur-Seine. Il ministro della Salute, Olivier Véran, auspica però che non ci siano altre chiusure totali: “E’ possibile che in Francia non ci sia mai più un nuovo lockdown”. Il Ministro ha aggiunto che "ieri, la Francia ha superato Paesi come la Germania, la Spagna e l'Italia nel numero di prime dosi di vaccino iniettate".

 

Wuhan, finito il lavoro degli esperti Onu

Il lavoro della squadra di esperti dell'Oms e di Pechino a Wuhan "è terminato". L’annuncio è arrivato dopo gli accertamenti dei 17 membri del team delle Nazioni Unite affiancati da altrettanti cinesi. Ora scatteranno altri rilievi nel mondo, "non vincolati ad alcuna località".

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