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Vaccini covid in Italia: le dosi per età e categorie, ecco a chi tocca

Quali Regioni vanno verso un cambio di colore, le iniziative di Veneto ed Emilia Romagna, il nuovo piano di somministrazione per categorie a rischio

Vaccini covid in Italia: le dosi per età e categorie, ecco a chi tocca

Il sito del ministero della Salute ha pubblicato il nuovo di somministrazione dei vaccini anti-Covid, dando priorità alle categorie più a rischio, come malati diabetici e oncologici, ma anche seguendo uno scaglionamento per età e tipo di vaccino. Intanto anche l’Emilia Romagna valuta l’approvvigionamento diretto delle fiale, come il Veneto, mentre la Toscana potrebbe tornare “zona arancione” dopo un aumento di casi (anche nella vicina Umbria).

Il punto e le novità di oggi.

 

Nuovo piano vaccini: priorità ai più fragili

“Accelerare la campagna di vaccinazioni”: è una delle priorità individuate da Mario Draghi dopo le consultazioni con i partiti per la formazione del nuovo governo. L’obiettivo è ottimizzare la fase 2, che prevede la somministrazione agli over 80, ma anche alle fasce di popolazione maggiormente a rischio, come i pazienti oncologici o diabetici.

 

Sei le categorie individuate:

  • persone "dai 16 anni di età, estremamente vulnerabili, affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19". Si tratta di circa 2 milioni di cittadini;

  • Fascia 75-79 anni, pari a 2.644.013;

  • Fascia 70-74 anni, circa 3 milioni;

  • Fascia 16-69 anni di età che "avrebbero un aumentato rischio clinico se fossero infettate da SarsCoV-2": sono quasi 6 milioni di persone;

  • Fascia 55-69 anni di età e in salute: sono quasi 12 milioni;

  • Fascia 18-54 anni che sono “senza condizioni che aumentano il rischio clinico”: sono poco più di 29 milioni di abitanti ai quali sarebbero somministrati tutti i vaccini sin qui approvati.

 

Quante dosi

Le dosi di vaccino disponibili in Italia per quest’anno e il prossimo, secondo il documento pubblicato dal ministero della Salute, sono 224 milioni, delle quali 14,507 milioni previste nel primo trimestre, la metà rispetto a quelle inizialmente stimate.

 

Emilia e Veneto, approvvigionamenti diretti

L’intenzione è quella di cercare fornitori diretti, in modo da sopperire alle mancanze e ritardi nelle consegne da parte delle aziende farmaceutiche. Lo valutano Emilia Romagna e Veneto, che vorrebbe anche avvalersi di aziende sul territorio. Intanto la Toscana potrebbe diventare arancione per la crescita di contagi anche nella vicina Umbria, con due zone rosse.

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