I ristori di Draghi

Decreto Ristori 5: cos’è, cosa prevede testo, misure e quando arriva

I nuovi ristori potrebbero arrivare entro la fine del mese di febbraio 2021. Per il momento non si prevedono modifiche al decreto Ristori 5 con Draghi

Decreto Ristori 5: cos’è, cosa prevede testo, misure e quando arriva

Al via l’era Draghi, dopo il voto di fiducia ottenuto da Senato e Camera che conferma un’ampia maggioranza di governo quasi come quella dell’esecutivo Monti.

 

Risolta la crisi di governo i riflettori tornano ad accendersi sul decreto Ristori 5, provvedimento per il quale è stato già approvato dal Parlamento uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro e che prevede misure urgenti per le chiusure e limitazioni di inizio anno a causa della pandemia da Coronavirus.

 

Cosa prevede il testo del decreto Ristori 5 e quando arriva?

 

Decreto Ristori 5 in arrivo a fine mese: cos’è e cosa prevede

Si è conclusa ieri definitivamente la crisi di governo aperta da Italia Viva, con il voto di fiducia alla Camera al governo Draghi che ha rimpiazzato il Conte bis ottenendo un’ampia maggioranza, un sostegno ampio e variegato che ha mandato in crisi alcuni partiti, come il Movimento 5 stelle ormai prossimo alla scissione.

 

Il governo Draghi può finalmente mettersi a testa bassa per affrontare le innumerevoli difficoltà del Paese legate alla pandemia Covid, figlie di anni di stagnazione economica.

 

Si parte con il decreto Ristori 5 accantonato per via della crisi di governo. Il provvedimento studiato per aiutare imprese, lavoratori e famiglie in difficoltà causa Covid, dovrebbe contare su 37 miliardi di euro, 32 provenienti dalla richiesta di scostamento di bilancio al Parlamento e 5 accantonanti dal precedente decreto.

 

Secondo alcune indiscrezioni gli aiuti e i ristori potrebbero arrivare entro la fine del mese di febbraio 2021.

 

Come cambia il decreto Ristori 5 con il governo Draghi: le misure

Il decreto Ristori 5 messo a punto dal Conte bis prevedeva contributi a fondo perduto generalizzati, bonus 1000 euro Partite Iva, stagionali, autonomi e intermittenti, una proroga della cassa integrazione Covid e del blocco dei licenziamenti, un prolungamento dell’indennità di disoccupazione Naspi e del Reddito di emergenza (Rem) e una pace fiscale 2021, con una rottamazione quater delle cartelle esattoriali fino al 2019 e un nuovo saldo e stralcio, con possibile proroga delle scadenze fiscali.

 

Con l’arrivo del governo Draghi il decreto Ristori 5 non cambierà né forma né sostanza. Previsto un rinvio di due mesi delle scadenze fiscali per le cartelle esattoriali fino a fine aprile 2021 e una pace fiscale 2021 per i “morosi incolpevoli”.

 

Il bonus 1000 euro per Partite Iva, stagionali, autonomi e intermittenti, verrà con molta probabilità confermato così come i contributi a fondo perduto, con 4 miliardi di euro dedicati all’industria dello sci. Le cose cambieranno solo in un secondo momento, con Draghi intenzionato a passare dai sussidi alle agevolazioni per la ripresa.

 

Per quanto riguarda la cassa integrazione Covid e il blocco dei licenziamenti potrebbe essere varata una proroga (giugno o settembre?), in attesa della Riforma degli Ammortizzatori sociali a cui sta già lavorando il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dopo di che le misure verranno riservate solo alle aziende più penalizzate dalla pandemia, come ristorazione, turismo e tempo libero.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA