il caso AstraZeneca

AstraZeneca: oggi l’autopsia sul militare morto. Disdette al vaccino

Tra gli indagati sulla morte del sottufficiale di Marina anche l’ad del colosso farmaceutico. Per l’Oms non ci sono problemi, ma molti rinunciano alle dosi

AstraZeneca: oggi l’autopsia sul militare morto. Disdette al vaccino

Si svolgerà oggi l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, il sottufficiale 43enne della Marina militare morto poche ore dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca in Sicilia. Intanto sono 4 gli iscritti nel registro degli indagati, compreso l’amministratore delegato di Astrazeneca, Lorenzo Wittum. 

Dall’Organizzazione Mondiale della Sanità arriva la rassicurazione: non ci sarebbero problemi per il vaccino, mentre restano importanti gli accertamenti sul lotto bloccato sia in Italia che all’estero.

Ma tra i primi effetti sugli accertamenti relativi alle tre morti sospette in Sicilia c’è stata la rinuncia al vaccino da parte di decine di persone prenotate nelle scorse ore in Sicilia.

 

L'inchiesta sulla morte sospetta 

Nel fascicolo sono stati scritti anche i nomi di un medico e un infermiere dell’ospedale militare di Augusta, dove lunedì scorso è avvenuta la somministrazione, e un medico del 118 intervenuto la notte successiva in casa del militare, a Misterbianco, alle porte di Catania, che ha tentato di rianimare l’uomo morto poi per arresto cardiaco.

Secondo la procura di Siracusa Si tratta di “atto dovuto”, dopo il blocco di un lotto del vaccino AstraZeneca per sospetti effetti collaterali avversi. 

 

Oms: “Nessuna ragione per non usarlo”. Rezza: "No allarmismo"

Una commissione di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta indagando sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca, ma secondo gli esperti “non c’è alcuna ragione per non usarlo”. Indicazioni analoghe erano giunte ieri dalla stessa AstraZeneca, mentre per il Direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “indaghiamo ma senza creare allarme. Chi si è vaccinato nei giorni scorsi può stare tranquillo ma non possiamo escludere che abbia malori nei giorni seguenti, andranno fatte delle opportune verifiche. Chiamiamola vigile attesa: se ci saranno delle reazioni avverse, i cittadini dovranno contattare il proprio medico. C’è tuttavia un’attenta farmacovigilanza, verificando con serietà e rigore se può esserci un nesso di causa ed effetto. Anche se abbiamo dalla nostra i dati inglesi: mentre noi non vaccinavamo ancora, la Gran Bretagna già faceva diverse somministrazioni e senza riportare reazioni avverse”.

 

Boom di disdette

Nonostante le rassicurazioni di OMS, Ema e Aifa, però, si sono moltiplicate le disdette al vaccino da parte di molti che si erano prenotati. Nel frattempo alcuni Paesi europei come Danimarca, Norvegia e Islanda hanno sospeso le somministrazioni. Nessun provvedimento, invece, in Francia, Germania e Regno Unito, dove il portavoce del primo ministro britannico, Boris Johnson, ha detto: “Siamo certi che sia sicuro ed efficace. E quando alle persone viene comunicato che è arrivato il proprio turno, dovrebbero prenderlo fiduciosi”.

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