Dossier Alitalia

Nuova Alitalia, le condizioni di Bruxelles: tutti i nodi da sciogliere

Stallo nelle trattative con Bruxelles per rilancio della nuova Alitalia. Sindacati chiedono al governo di andare avanti da solo: condizioni Ue inaccettabili

Nuova Alitalia, le condizioni di Bruxelles: tutti i nodi da sciogliere

In stallo le trattative sul decollo della newco Ita tra il governo italiano e Bruxelles, con le compagnie aeree low cost che volano come avvoltoi sui resti del vettore aereo italiano per aggiudicarsi i bocconi più succulenti.

 

Le richieste Ue sono state giudicate “inaccettabili” da parte dei sindacati, che chiedono al governo di fare gli interessi del Paese e di andare avanti da solo.

 

Alitalia: stallo nelle trattative con Bruxelles sul decollo della newco Ita

Nessuno spazio di manovra è stato lasciato dalla Commissione Ue al governo italiano sulla newco Ita, con il confronto tecnico tra le parti che riprenderà mercoledì 31 marzo per un possibile ma alquanto difficile sblocco della questione Alitalia.

 

Bruxelles ha come obiettivo la “creazione di un vettore solido, sostenibile e indipendente che possa iniziare ad operare al più presto nel segno della discontinuità”, ha dichiarato la Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager in videoconferenza con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, rigettando il piano industriale presentato dall’Italia.

 

Le trattative tra Italia e Ue sono dunque in una fase di stallo, con le richieste europee giudicate irricevibili dalla delegazione italiana in quanto andrebbero a strozzare sul nascere il progetto di rilancio del vettore tricolore.

In particolare, la Commissione Ue avrebbe chiesto al governo italiano di dimostrare la massima discontinuità tra Alitalia e la newco Ita cedendo una parte rilevante dei suoi slot con un trattamento giudicato impari dalla delegazione italiana rispetto a quello riservato ad altri vettori comunitari come Lufthansa e Air France.

 

In attesa di novità sopra i cieli italiani volano come avvoltoi le low cost europee per abbattersi quanto prima sui resti del vettore aereo italiano al fine di aggiudicarsi i bocconi più succulenti.

 

Alitalia: sindacati chiedono al governo di fare gli interessi del Paese

I sindacati definiscono le condizioni imposte dall’Europa “inaccettabili, irricevibili e totalmente penalizzanti per l’avvio della nuova Ita”, così il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti, lanciano un appello al Governo italiano affinché “vada avanti da solo e tuteli l’interesse nazionale”.

 

È chiaro che la Commissaria Europea sta portando avanti gli interessi dei concorrenti europei, su Alitalia non è assolutamente imparziale come dovrebbe, e sta agendo come braccio armato degli altri vettori europei major e low cost” denunciano Tarlazzi e Viglietti che proseguono “alla luce di questi ultimi sviluppi la situazione diventa ancor più preoccupante, i lavoratori sono allo stremo”. Nei confronti dell’Italia, proseguono, “si palesa un approccio fortemente discriminatorio, con queste regole si impedisce di fatto la nascita della newco o comunque si vuole far sì che la nuova Alitalia-Ita nasca così debole e così mutilata da non essere in grado di sopravvivere e tantomeno di essere profittevole”.

 

La Uiltrasporti chiede all’esecutivo di “procedere immediatamente con l’avvio del vettore di bandiera dotandolo di un piano industriale adeguato al ruolo: flotta con almeno 100 aeromobili, manutenzione ed handling”, salvaguardando “gli 11 mila lavoratori di Alitalia e i lavoratori dell’indotto che sono oltre 40 mila”.

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