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Fantacalcio, Consigliati 16^ giornata serie A: Mou incontra l’inter

La sedicesima giornata di Serie A inizierà con un sabato di fuoco: Napoli contro Atalanta e Mourinho contro il suo passato nerazzurro. Juve contro Sheva

Fantacalcio, Consigliati 16^ giornata serie A: Mou incontra l’inter

A tre giornate dalla fine del girone d'andata tutto può ancora mutare in vista della volata che ci aspetta nel 2022: le squadre vogliono alzare l'asticella nella speranza di giungere ad un salto di qualità, per molte aspettato da tempo e per altre imprevisto. La Juventus vuole dare continuità al turno infrasettimanale aspettando il ferito Genoa di Sheva, mentre il Napoli se la vedrà con l’Atalanta in un big match di grande calcio. Milan contro la Salernitana, Inter invece in trasferta a Roma contro i giallorossi. La Lazio va a Marassi per sfidare la Sampdoria. Fiorentina e Bologna daranno spettacolo di goal. Il Venezia accoglie il Verona, il Cagliari attende il Torino. Sassuolo in una sfida tra giovani allenatori, con Motta come antagonista settimanale di Dionisi.

Fantacalcio, i consigliati della 16^ giornata serie A

Andrea Consigli (Sassuolo): Non sta vivendo la sua miglior stagione, ma questo non è solamente colpa sua e va riconosciuto. I nuovi schemi neroverdi prevedono una squadra meno coperta e maggiormente portata all’offensiva, lasciando così spesso diversi spazi tra le linee. L'età si fa sentire, ma i miracoli dello storico portiere del team di Dionisi non spariscono mai, anzi, più volte rimane lui il protagonista della partita. E alla ricerca di un clean sheet stagionale, che contro il Venezia può arrivare, magari facendo ritrovare i tre punti ai suoi compagni. 

 

Tommaso Augello (Sampdoria): Nel calcio non basta affidarsi soltanto alle statistiche, anzi, ma talvolta c’è ne sono alcune su cui non si può far finta di nulla. Come quelle del terzino italiano quando incontra la Lazio, sua vittima preferita nelle ultime tre sfide tra le due compagini. Tra goal e assist spettacolari vorrà dare un seguito alle sue giocate contro i bianco celesti, che in questa stagione soffrono parecchio le cavalcate avversarie sull’esterno. Se vi saranno diverse sovrapposizione, potrà mostrare anche qualità e efficacia vicino alla porta. 

 

Arthur Theate (Bologna): In terra emiliana si festeggia e non poco, questa squadra sta nel bel mezzo di un momento unico della sua storia, vista che è la migliore partenza di sempre. Avere unito giovani talenti ad esperti giocatori di Serie A è stata la mossa vincente di Mihajlovic, che adesso punta a quel posto europeo che da anni attende. Il difensore belga è uno suo giocatore chiave, visto i diversi goal messi a segno e l'attitudine da leader in fase difensiva. Il suo faccia a faccia con un avversario giallorosso due giorni fa ha dimostrato che nonostante la giovane età, sia un ragazzo dalle grandi sicurezze. Il futuro passa da lui.

 

Kelvin Amian (Spezia):In terra ligure il momento non è dei migliori e il campanello d'allarme si fa sempre più pericoloso. Thiago Motta non sta più ottenendo punti, anche se le prestazioni del gruppo sono tutt'altro che negative: il gioco c'è, parte anche dal basso, ma senza aggiustamenti in zona goal, la classifica prenderà una piega negativa. Ad oggi sono pochi gli elementi affidabili del team, ma è obbligatorio appoggiarsi anche su di loro per cambiare la situazione. Il neo terzino francese ha dimostrato di non piegarsi mai alle difficoltà, eseguendo con impegno sia la fase difensiva, sia quella d'attacco, dove spesso si fa trovare pronto a insaccare. Deve dare uno scossone al resto del reparto, seppur sia uno dei più giovani.

 

Tommaso Pobega (Torino): In mezzo alle soddisfazioni e alle delusioni su cui viaggia il gruppo di Juric vi sono alcuni elementi che si mostrano continuamente positivi alla causa: da Bremer, a Milinkovic-Savic passando da Praet. Quello più notevole tra tutti però è il mediano di proprietà del Milan, che sta facendo una stagione superlativa. Spesso in goal, ma soprattutto onnipresente in tante zone del campo, dove diviene padrone. Bravo nel recupero palla e assolutamente travolgente quando la porta in velocità. Un Nazionale del futuro a tutti gli effetti. 

 

Federico Bernardeschi (Juventus):Il segreto di Allegri è che nonostante non abbia ancora messo in luce appieno alcuni elementi, i suoi giocatori di fiducia non lo tradiscono mai. L'ex Fiorentina è da sempre bersagliato dai tifosi, come soggetto ad essere una scommessa fallita da parte della società. Invece il tecnico livornese ha altre idee e soprattutto punta su lui, in zone diverse del campo, non rinunciando alla sua presenza. Il Campione d'Europa può muoversi sia da interno, che da riferimento alto, spostandosi addirittura da terzino in situazioni critiche eseguendo il compito con cura e dimostrandosi a tutti gli effetti affidabile.

 

José Maria Callejon (Fiorentina): Chi lo avrebbe mai detto che anche per lui ci sarebbe stata vita nuova nel calcio? Ormai la sua carriera stava avendo una discesa continua, che lo stava indirizzando pian piano all'addio dal calcio. Poi l'arrivo di una luce, Italiano, che ha puntato su lui mettendolo in campo tutte le domeniche. Da lì lo spagnolo ha dimostrato di essere ancora un ottimo carro armato offensivo, sia sulle palle in mezzo, che negli inserimenti da dietro, sul secondo palo. Insieme a Vlahovic e Saponara forma un tridente molto pericoloso.

 

Mario Pasalic (Atalanta): Tra tutte le sorprese della Dea in questa stagione, tra Koopmeiners e Musso per nominarne alcuni, vi è finalmente il definitivo salto di qualità del croato, vero giocatore chiave delle ultime giornate. Addirittura la tripletta contro il Venezia, che ha sottolineato ancora una volta la sua duttilità nel eseguire la doppia fase quando si ritrova trequartista. Incursore letale sì, ma anche ottimo mastino nella fase di non possesso. Il “nuovo Ilicic" sta prendendo forma.

 

Giovanni Simeone (Verona): Nella negatività della squadra in queste ultime due partite, vi è anche l’inesistenza del Cholito, che non ha giocato ai livelli delle scorse gare. Nessun allarme, chi può pretendere una continuità infinita da un attaccante che in molti davano già per finito? Indubbiamente contro il Venezia dovrà dare un segnale di risveglio per rassicurare l'ambiente. I suoi goal sino ad ora hanno fatto la completa differenza nelle vittorie di Tudor, che difende il suo pallino contro tutto e tutti. Deve rimanere concentrato sul buon lavoro eseguito sino ad ora.

 

Joao Pedro (Cagliari): Il Cagliari pian piano sta iniziando a risalire la china, lasciandosi alle spalle gare molto negative, colme di goal subiti. Mazzarri ha un gioco molto basilare, basato su palloni corti e occasioni col contagocce. Segnare poco, ma difendersi bene. In terra sarda si stanno avvicinando a questo atteggiamento, grazie anche ai numeri superlativi del capitano brasiliano. Non è intenzionato a fermarsi, facendo pesare le sue reti nella corsa salvezza. Attaccarsi alle sue spalle è cosa buona e giusta, ma soprattutto necessaria in mezzo ad elementi discontinui.

 

David Okereke (Venezia): I sogni dei ragazzi di Zanetti sono grandi, ma per ora ancora in alto mare, o meglio in “alto canale”, per essere ancora più precisi. Prestazioni positive nel gioco, che vengono totalmente rovinate da distrazioni fatali ai fini del risultato finale. Appoggiarsi ai singoli è la prima mossa per poter avere dei reali riferimenti per la salvezza e tra tutti, la giovane punta sta sorprendendo più del previsto. Goal, rapidità e un ottimo passo nell'uno contro uno, dove quasi sempre è devastante. La difesa di Tudor soffre gli scatti sul posto, quindi l’arma di verticalizzare dovrà essere continua. 

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