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Fantacalcio, consigliati ultima giornata girone d’andata: Vlahovic top

Nella diciannovesima giornata di Serie A, che si svolgerà infrasettimanalmente, vi saranno alcune sorprese, in sfide che per molti sono già scritte

Fantacalcio, consigliati ultima giornata girone d’andata: Vlahovic top

L'ultimo turno di Serie A andrà a determinare la classifica al termine del girone d'andata. Diverse sono state le sorprese, da quelle positive, come la rinascita del napoli, che è rimasto in vetta per praticamente diciannove partite. I partenopei nel turno infrasettimanale pre-Natale se la vedranno con lo Spezia. Il Milan invece, che viene da una sconfitta dolorosa proprio con gli azzurri, affronterà il pericolo Empoli di Andreazzoli. L'Inter ospita il Torino, mentre la Juventus dovrà confermarsi con il Cagliari. Super sfida tra Verona e Fiorentina, Dea in trasferta a Marassi contro il Grifone. Derby emiliano tra Bologna e Sassuolo. Ecco i consigliati dell’ultima giornata del girone d'andata:

 

I consigliati della diciannovesima giornata:

Guglielmo Vicario (Empoli): Una scelta che per molti potrebbe risultare folle, ma che in fin dei conti ha diversi aspera razionali. Il numero uno dei toscani è indubbiamente tra i protagonisti di questa stagione incredibile, visto che con le sue parate ha tenuto in galla i suoi ad ogni gara. Che sia con le grandi o con le piccole, il suo coraggio unito ad un senso della posizione pressoché perfetto, lo rendono un importante portiere. Il Milan non sta attraversando una fase ottimale in zona goal e chissà, lo scherzetto natalizio potrebbe essere dietro l'angolo da parte degli azzurri.

 

Chris Smalling (Roma): Il percorso del centrale inglese ha avuto diverse sfumature, mutate col trascorrere degli anni, con andamenti diversi tra Inghilterra e Italia. In capitale ha iniziato da campione, sino a divenire poi uno scarto a causa dei tanti infortuni. Nelle ultime due partite Mou ha deciso di investire nuovamente su di lui: ripagato appieno con due reti, decisive ai fini del risultato. Un ritorno che va a pennello con la situazione disastrosa nella retroguardia, tra infortuni e confusioni di alcuni elementi. Cattiveria e esperienza danno sicurezza a tutti.

 

Giovanni Di Lorenzo (Napoli): I partenopei stanno incontrando qualche difficoltà in più in queste ultime giornate, nonostante l'importante vittoria di domenica sera, a causa dei tanti infortuni. Bisogna dunque affidarsi alle certezze che rimangono, pronti a spronare chi di solito non gioca sempre. I giocatori chiave, come il terzino della Nazionale, decidono certe partite, soprattutto con le piccole, grazie ad un assist decisivo o una giocata lampante. Lui ha come caratteristica l’aggressione veloce all’area e in diversi casi, risulta essenziale. In mezzo a questi mille marcatori, potrebbe anche lasciare il segno. 

 

Nahuel Molina (Udinese): Contro la Salernitana, Cioffi può dare continuità agli ottimi risultati ottenuti sino ad ora. Non farsi prendere dalla pressione, rimanendo concentrati contro una squadra alla portata, renderebbe la salvezza ancora più spianata. Il terzino è tra i protagonisti, visto che segna e fa segnare. Il suo inserimento non arriva solo da dietro, ma si sposta sino al limite dell'area per calciare, come con il Cagliari. Una sorta di trequartista aggiunto, con più soluzione da proporre. Duttile e talentuoso, ha un futuro tra alle grandi. Ma per ora può svoltare le sorti dei friulani. 

 

Tommaso Pobega (Torino): Si poteva immaginare che desse seguito all'ottima stagione giocata con lo Spezia, ma diventare protagonista di Juric dopo appena diciotto giornate, non era semplice da pronosticare. La sua duttilità nel muoversi sia da incontrista, che da incursore, permette di muoversi in tutte le zone del campo, chiudendo gli spazi. L'Inter è rapida nel far girare palle, ma se viene marcato Brozovic è maggiormente meccanica. Lui può rallentare la manovra avversaria, permettendo ai suoi di aggredire. E poi è una sorta di derby, visto che il ragazzo ha il cuore rossonero. 

 

Antonin Barak (Verona): Tra infortuni e prestazioni non altezza, non si parla del trequartista di Tudor da un mese più o meno. Ha perso un po’ di brillantezza ai pressi dell'area di rigore, dove solitamente regala perle magiche, decisive per i suoi. Ha preso il ruolo di Zaccagni, è per certi versi rappresenta il giocatore cardine del team. Contro la Fiorentina può fare da schermo a Saponara, rispondendo con i suoi classici colpi di genio. Se impara a giocare ancora più vicino al Cholito Simeone, la sua costanza di stare in area aumenterà. Così come i pericoli per gli avversari.

 

Mario Pasalic (Atalanta): Sono due partite dove il croato non segna e i fedelissimi del fantacalcio, così come i tifosi (soprattutto), sono già in astinenza. In questa stagione è uno dei marcatori chiave di Gasperini, grazie ai suoi inserimenti dentro al cuore dell’area. Assolutamente devastante, soprattutto negli spazi stretti. Il Genoa è probabilmente la squadra più papabile per ritrovare la rete e la vittoria per il gruppo. Riprendere la corsa, sulle spalle del centrocampista ex Milan e Chelsea è essenziale per non farsi sotterrare dalle lacune tecniche.

 

Dusan Vlahovic (Fiorentina): Quasi scontato consigliare un giocatore capace di segnare, diversi goal, ad ogni partita. Una macchina vivente, che non conosce limiti, aumentando il suo tasso tecnico settimana dopo settimana. La Viola dorme sogni tranquilli, finché rimane, anche perché potrebbe non essere più lui l'uomo copertina a Firenze tra un mese. Finché resta, illumina, dando speranze che sino ad anno fa non vi erano. Superare ogni limite e ogni ambizione: poter lasciare il segno con il Verona è più di una speranza. 

 

Alexis Sanchez (Inter): A detta di Cassano è il miglior giocatore del campionato, a livello tecnico. Una verità personale, che può essere criticata o meno, ma che un fondo di verità lo racchiude. Il cileno a livello di idee calcistiche è superiore a molti grandi giocatori, visto che sul campo non è solamente un goleador, ma un vero e proprio cervello. Temporeggiare, per creare, questa è la filosofia che mette a punto quando viene chiamato in causa. Contro il Torino può essere la sua occasione per dare prova di un talento infinito, talvolta rallentato, ma ancora decisivo.

 

Manolo Gabbiadini (Sampdoria): I blucerchiati stavano per affondare, pronti a cambiare condottiero dopo aver dato fiducia a D’Aversa. Poi l'illuminazione proprio del tecnico: rimettere in piedi un giocatore che da anni giocava con il contagocce, dandogli il ruolo di perno centrale dell'attacco. Tra Quagliarella che non è in forma e Caputo discontinuo, l'ex Bologna è andato a segno nelle ultime cinque gare, ritrovando la spensieratezza di una volta. Se vuole una svolta alla sua carriera deve dare certezze e anche con la Roma l‘occasione è ghiotta.

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