le comunicazioni della presidente

Fondo europeo per la sovranità e migranti, le sfide di Meloni in Ue

Il discorso della premier alle Aule di Camera e al Senato in vista del Consiglio europeo del 29-30 giugno. Particolare attenzione anche su Ucraina e Bce

Fondo europeo per la sovranità e migranti, le sfide di Meloni in Ue

Nelle Aule di Camera, già in corso, e al Senato poi si stanno svolgendo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 29 e 30 giugno.

Nel suo discorso la premier ha parlato di diverse sfide che attendono l’Italia e l’Europa a partire dall'emergenza immigrazione che sarà uno dei dossier più delicati che saranno trattati in Consiglio, e che “richiede risposte europee” e ribandendo “l’impegno in ogni sede a stroncare il tragico traffico delle vite" che genera tragedie come quella avvenuta di recente nel Mar Egeo. 

Un’altra sfida è quella sull’Ucraina a cui "serve una pace duratura nel rispetto dei diritti del Paese". Mentre sul Mes, ha evidenziato, di non ritenere "utile alimentare una polemica interna. L'interesse dell'Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale”.

Ma entriamo nei dettagli del discorso tenuto alla Camera, che sarà poi dello stesso tenore di quello che terrà oggi pomeriggio in Senato.

 

Dal MES al "Fondo europeo per la sovranità"

"Non reputo utile all'Italia alimentare una polemica interna sul Mes. L'interesse dell'Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c'è una questione di metodo su come si faccia a difendere l'interesse nazionale". 

Sulle varie tappe che porteranno alla ratifica del Fondo Salva Stati, altro nome con cui è conosciuto il Meccanismo Economico di Stabilità, i deputati di FdI hanno risposto con una standing ovation, silenzio da parte di quelli della Lega mentre diversi “buuuu” e chiacchiericcio dai banchi del Pd con la capogruppo Chiara Braga, impegnata a fare grandi gesti con le braccia. 

"La commissione europea ha presentato il 20 giugno una piattaforma, Step, per semplificare le procedure" sullo stanziamento dei fondi che "concede flessibilità per i settori strategici: era una richiesta che l'Italia aveva avanzato". Ha detto la premier all’Aula alla Camera durante le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "La proposta - ha spiegato - è un importante punto di partenza per il negoziato al quale l'Italia intende contribuire, questo strumento" può essere un "primo passo per arrivare a un fondo europeo per la sovranità". 

 

La questione Ucraina 

 "Tratteremo ancora una volta dell'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina. L'Italia ha seguito con grande attenzione gli sviluppi della crisi interna alla Federazione Russa. Mi limito a notare come questo episodio ha contribuito a far emergere le difficoltà della sistema di potere di Putin e a smontare la narrazione russa secondo cui in Ucraina sta andando tutto secondo i piani". 

"L'Ue confermerà il convinto sostegno al popolo ucraino. La chiara posizione del governo italiano è riconosciuta e apprezzata e dai nostri partner e rafforza il peso della nostra nazione", ha detto la premier. 

"Seguiamo con grandissima attenzione e sosteniamo pienamente gli incessanti sforzi e l'azione diplomatica del direttore generale dell'Aiea Grossi: dopo l'esplosione della diga di Kakhovka siamo preoccupati che la centrale di Zaporizhzhia possa essere usata come strumento di guerra. È dovere di tutta la comunità internazionale vigilare perché una simile catastrofe non avvenga".

 

Inflazione e BCE

"L'inflazione è tornata a colpire l'economia, è un'odiosa tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti. È giusto combatterla con decisione ma la semplicistica ricetta dell'aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta. L'aumento dei prezzi non è figlio di un'economia che cresce troppo velocemente ma di fattori endogeni, primo tra tutti la crisi energetica. Non si può non considerare il rischio che l'aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia".


La sicurezza e la libertà

"Non è mutata la fase che l'Europa, l'Occidente e il sistema internazionale stanno vivendo, la sicurezza in tutti gli ambiti, sociale ed economico, rimane la priorità del nostro lavoro quotidiano. La difesa della sicurezza e della libertà non può prescindere dal partenariato strategico fra Ue e Nato. In vista del vertice Nato a Vilnius, domani prima dell'avvio dei lavori del Consiglio è previsto un incontro di lavoro con il segretario generale della Nato Stoltenberg". 

 

Migranti

Alla riunione "centrale sarà il tema delle migrazioni", prima di tutto "sul punto mi unisco al cordoglio per la recente tragedia al largo delle coste greche", ha detto la premier sottolineando "l'impegno in ogni sede a stroncare il tragico traffico delle vite" che genera queste tragedie.  

"E' stato riconosciuto finalmente che la migrazione è una sfida europea e richiede risposte europee e si fa sempre più strada l'approccio che mira a superare la contrapposizione tra movimenti primari e secondari, Paesi di primo arrivo e di destinazione". 

"Si comincia a comprendere che se si vuole affrontare alla radice il problema della migrazione ci si deve porre il tema dello sviluppo dell'Africa. Una vasta regione che possiede risorse, a partire da quelle energetiche, cruciali per l'Europa, che tuttavia dovrebbero andare prima di tutto a beneficio dei popoli che ne sono detentori". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. "L'obiettivo è garantire prosperità, pace e amicizia durature con un modello di cooperazione che deve essere paritario, non predatorio". Ha aggiunto la premier.

Da sottolineare il lungo applauso della maggioranza quando la presidente del Consiglio ha detto di non aver accettato di essere "pagata per trasformare l'Italia nel più grande campo profughi d'Europa". Tutti fermi, invece, i deputati di opposizione.

 

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