il provvedimento omnibus

Caro-voli e taxi, le ultime mosse del governo prima della pausa estiva

Nel decreto Asset e investimenti strategici le norme sull’aumento del 20% delle licenze taxi e la stretta sugli algoritmi che decidono il prezzo dei voli

Caro-voli e taxi, le ultime mosse del governo prima della pausa estiva

Con il Consiglio dei ministri di oggi il governo intende mettere a segno le ultime mosse prima della pausa estiva e deciderà quali delle norme previste dal decreto Asset, attività economiche e investimenti strategici, che sarà in discussione nelle prossime ore, saranno destinate a rimanere e quali a saltare. Occhi puntati dunque sulla norma che cancella il tetto di 240mila euro per i manager della società per il Ponte sullo Stretto di Messina, prevista nell’ultima bozza del decreto Omnibus composto da 34 articoli e in merito alla quale non sembra essere riuscita a placare le opposizioni l’assicurazione dell’ad della società Stretto di Messina, che la norma sia pensata solamente per ingegneri e tecnici altamente specializzati sul mercato e da impiegare nella realizzazione della maxi-opera e non per alzare i compensi del cda.

Il decreto Omnibus interviene però anche su altri temi molto importanti che vanno dal nodo delle licenze taxi al caro voli, dalle norme per gli investimenti strategici alla lotta al granchio blu fino alla proroga della cigs per i lavoratori Alitalia.

Vediamo quindi gli interventi principali previsti dal decreto, salvo modifiche “dell’ultima ora”.

 

Decreto Omnibus, le licenze Taxi

Al fine di evitare i disagi di questi ultimi mesi con taxi impossibili da trovare nelle maggiori città come Roma, Milano e Napoli, il decreto prevede per i comuni capoluogo di Regione, le città metropolitane e i comuni sede di aeroporto internazionale l’autorizzazione ad aumentare il numero delle licenze di taxi, in misura non superiore al 20% rispetto a quelle già rilasciate, tramite un concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze. 

Il bando del concorso straordinario è aperto anche a chi è già titolare di licenza e ha svolto il ruolo di sostituto alla guida e ad altri soggetti in possesso dei requisiti di legge, prevede, obbligatoriamente, l'uso di veicoli non inquinanti.

Secondo quanto affermato dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in una nota, il decreto sul settore taxi "che presenteremo lunedì d'intesa con il Mit apre un percorso di riforma legislativa per un settore strategico per il Paese".  Questa riforma - prosegue il ministro "dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza anche a fronte della significativa crescita dell'afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi". "Un percorso - conclude - che consentirà all'Italia di aspirare a diventare il principale polo di attrazione turistica in Europa".

 

La norma contro il caro voli

Stop agli algoritmi che alzano i prezzi per le rotte nazionali di collegamento con le isole se durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità e se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori è del 200% superiore alla tariffa media del volo. In tali casi la fissazione del prezzo in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, sarà vietata.

L’esecutivo tramite il decreto Asset e investimenti metterà anche un tetto alle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico. Secondo la bozza del provvedimento, l’amministrazione competente fissa «i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». 

Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta.

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